Acciaio in ripresa

I ritmi di produzione dell'industria siderurgica confermano una robusta ripresa dei consumi di acciaio nei primi mesi del 2010, addirittura superiore alle attese.
Secondo le statistiche di Worldsteel, tra gennaio e aprile sono state prodotte 467,8 milioni di tonnellate di metallo, il 31,8% in più rispetto allo stesso periodo del 2009.
Cifre che, annualizzate, si tradurrebbero in un output complessivo di 1,48 miliardi di tonnellate, osserva Credit Suisse: un record storico, superiore al picco registrato nel 2007.
Gli stessi analisti della banca si aspettano comunque un colpo di freno, «considerato che in Cina si sta profilando una carenza di minerale di ferro nel terzo trimestre e che ci sarà il tradizionale rallentamento estivo».
L'attività di ristoccaggio è stata del resto un motore importante della ripresa, ma dalla metà di aprile si avverte qualche segno di saturazione del mercato. Non a caso in Europa e in Cina i prezzi dell'acciaio, che si erano rafforzati, appaiono di nuovo sotto pressione.
Nel mese di aprile la capacità di produzione dell'industria siderurgica è cresciuta ancora, dall'81,5 all'83,4 per cento.
Ma l'output – benché in rialzo del 35,7% su base annua – ha subito una contrazione rispetto a marzo: da 122,2 si è scesi a 121,7 milioni di tonnellate. A fare un passo indietro sono state in particolare l'Unione europea e il Nord America (che pure registrano tassi di crescita del 64,1 e del 70,8% rispettivamente).
Anche in alcune aree dell'Asia la produzione ha accusato una legggera flessione. Non in Cina però: del rallentamento auspicato da Pechino non c'è traccia, al contrario la produzione ha toccato un nuovo massimo storico, a 55,4 milioni di tonnellate.

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