Nel 2010 puntare sull’orientamento professionale

“Con il progetto ‘Adotta una scuola’ – ha ricordato – cerchiamo inoltre di orientare i giovani dai banchi di scuola, illustrando le professioni attraverso le testimonianze dei protagonisti, anticipando la scelta del proprio percorso professionale. Così è prevista l’adozione di una scuola superiore da parte di ciascuna azienda, per portare avanti attività di formazione e orientamento professionale a favore degli studenti, mettendo a disposizione l’expertise dei direttori delle diverse funzioni aziendali”.

Non meno importante l’iniziativa a favore dell’Abruzzo. “In collaborazione con l’università dell’Aquila – ha sottolineato Giordano Fatali – offriamo un sostegno concreto agli studenti colpiti dal sisma, attraverso opportunità di stage per i laureati e supporto ai percorsi di tesi e tirocini formativi per chi si sta per laureare”. Al progetto hanno aderito oltre 100 aziende, tra cui Robert Bosh, Bialetti, Poltrona Frau, Burgo, Meridiana, Ikea e Zoomarine”.

Nel corso del convegno Hrc, Stefano Colli-Lanzi, amministratore delegato GiGroup, primo gruppo italiano nei servizi per il mondo del lavoro, ha illustrato il mercato del lavoro dei Paesi emergenti: Cina India e Brasile. “L’impatto della crisi sul mercato del lavoro brasiliano – ha affermato – è stato limitato. Il tasso di disoccupazione ha conosciuto una breve impennata che lo ha portato dall’8,2% di gennaio 2009 al 9% di marzo, per poi decrescere ininterrottamente fino al 7,7% di settembre e al 7,5% di gennaio 2010”.

“Per il 2010 – ha continuato – la crescita sarà trainata soprattutto dal settore metalmeccanico, dall’edilizia, dall’energia e dal settore bancario. E’, inoltre, un mercato dove permangono ancora molti problemi relativi alle ‘litigation (cause di lavoro ndr) che hanno iter lunghi e tortuosi e che sfociano spesso in decisioni contrarie all’azienda. In India, invece, i tassi di crescita dell’economia hanno permesso di creare 7,5 milioni di nuovi posti di lavoro all’anno. A dispetto della popolazione che raggiunge un miliardo e 300 milioni di persone, permane un problema di occupabilità , dovuto al basso tasso di istruzione”.

“In Cina – ha sottolineato Colli-Lanzi – solo dal 1° gennaio 2008 è stata introdotta una legge sul lavoro che prevede l’obbligatorietà del contratto scritto di lavoro, il riconoscimento degli intermediari e l’introduzione dei sindacati dei lavoratori. Per alcuni settori permane comunque la mancanza di profili adeguatamente qualificati”.

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