Simulato un sisma maggiore di quello del 6 aprile

E' stato riprodotto ieri, nell'area "Sassa NSI" – su uno dei 185 fabbricati antisimici del Progetto C.A.S.E. realizzati dal Dipartimento della Protezione Civile dopo il terremoto dello scorso 6 aprile a L'Aquila, un terremoto di intensita' superiore a quella registrata in Abruzzo, applicando alla struttura gli spostamenti massimi che un tale evento produrrebbe sugli edifici realizzati con l'isolamento sismico.
Attualmente negli edifici antisismici del Progetto C.A.S.E. hanno trovato alloggio circa 13.500 persone che avevano perso la propria abitazione a causa del terremoto. Lo scopo della simulazione – spiega la Protezione civile in una nota – e' quello di verificare il comportamento degli isolatori sismici e della struttura dell'edificio in caso di scossa sismica particolarmente intensa.
Gli spostamenti vengono impressi con varie velocita', fino alla velocita' con cui effettivamente si muoverebbe l'intero edificio durante il terremoto. Pertanto la prova e' un test realistico di quello che accadrebbe durante il terremoto. Attraverso opportune elaborazioni delle registrazioni strumentali eseguite durante il test, e' possibile verificare il comportamento sia degli isolatori, sia della struttura dell'edificio. Gli spostamenti massimi raggiunti saranno di 100-200 mm, nei due sensi. La prova di domani e' uno dei numerosi test in situ del programma di collaudo degli edifici del Progetto C.A.S.E.
Queste prove, straordinarie per modalita' e potenze messe in gioco – prosegue la nota – si aggiungono alle normali prove di controllo dei calcestruzzi, degli acciai e delle strutture conformi alle normative italiane e, per quanto riguarda gli isolatori sismici, europee. Infatti il 20% degli isolatori montati sotto gli edifici sono stati provati in laboratorio e un quarto di questi sono stati provati in condizioni dinamiche, cosi' come richiesto dalle norme europee appena approvate.
Anche nell'allestimento del sistema di prova si e' stabilito una sorta di primato: in soli 20 giorni il Dipartimento della Protezione Civile ha progettato e realizzato il complesso ed avanzato sistema composto da due attuatori dinamici, in grado di applicare una forza massima di 220 tonnellate (440 in tutto) e uno spostamento di circa 26 centimetri, da un ampio sistema di pompe, accumulatori di olio in pressione, dal generatore elettrico e dall'apparato elettronico di controllo, nonche' da una struttura di rinforzo.
Il cuore del sistema di prova e' alloggiato in un rimorchio di TIR, cosi' da consentire la massima mobilita' e da poter realizzare prove, che sarebbero complesse anche all'interno di un laboratorio di ingegneria strutturale, nei cantieri, con smontaggio e montaggio del sistema in tre giorni. Sia il sistema di prova che le prove stesse sono uniche al mondo, perche' mai prima d'ora si e' spostato un intero edificio, il cui peso complessivo supera le 4.000 tonnellate, per simulare l'effetto di un sisma, all'effettiva velocita'. Come e' facile immaginare – conclue la nota – il test e' particolarmente spettacolare in quanto, alla massima velocita' di prova, l'edificio sara' spostato complessivamente di circa 50 cm in soli 4 secondi.

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