Federprogetti: presentato il I Rapporto Annuale 2008 e le previsioni 2009

Si è svolta presso la Sala del Consiglio di Confindustria Lombardia, la conferenza di presentazione del I Rapporto Annuale relativo ai dati 2008 e alle previsioni per il 2009 di Federprogetti, la federazione dell’ingegneria e dell’impiantistica industriale, civile e infrastrutturale nata con l’obiettivo di rafforzare e diffondere la rappresentanza di tale settore, a forte vocazione internazionale, verso le Istituzioni e il mondo confindustriale.
Il rapporto – come ha sottolineato il Presidente, Fabrizio Di Amato – descrive lo scenario del mercato di riferimento, le sue dinamiche di sviluppo e i risultati raggiunti dalle aziende che operano in un settore che rappresenta uno dei punti di forza del nostro Paese e del “Made in Italy”. I diversi segmenti produttivi operano in stretta sinergia tra loro per offrire un prodotto/servizio in grado di affermarsi sui mercati per qualità e competitività. Federprogetti è portatrice degli interessi del Paese all’estero e le imprese aderenti contribuiscono tutte in maniera essenziale al successo internazionale della filiera dell’ingegneria e dell’impiantistica.
Dal quadro di insieme che emerge dai numeri contenuti nel Rapporto, si evince una complessiva tenuta della filiera nel 2008, nonostante la crisi che ha coinvolto il sistema economico internazionale.
Le società aderenti a Federprogetti – suddivise in 10 settori merceologici – hanno prodotto complessivamente un volume di ricavi pari a circa 145 miliardi di euro. Riferendosi invece alla quota più strettamente riconducibile all’impiantistica industriale, civile e infrastrutturale, i ricavi conseguiti ammontano a circa 120 miliardi di euro.
Il settore dell’Oil&Gas, della Chimica e Petrolchimica e dell’Impiantistica Elettrotecnica ed Elettronica rappresentano ognuno circa il 25% del totale; altri segmenti rilevanti sono l’Energia Elettrica con il 15%, l’Edilizia con il 12%, l’Industria Manifatturiera e i Trasporti ciascuno con l’8% del totale.

Con riferimento al mercato geografico di destinazione della produzione, lo studio statistico – elaborato dal Centro Studi Federprogetti – evidenzia che circa il 60% dei ricavi, pari a circa 70 miliardi di euro, è conseguito all’estero. In particolare, di questo 60%, il 30% è conseguito in Europa, il 15% in Asia e Oceania, l’8% in Africa e il restante 6% tra Nord, Centro e Sud America.
Un ulteriore elemento di grande rilevanza è il dato occupazionale: Federprogetti impiega stabilmente circa 375 mila addetti di cui il 70-75% nel segmento dell’impiantistica, il 15-20% nel segmento dei General Contractor e la parte restante negli altri comparti.
Dopo una descrizione dei singoli settori, il rapporto si chiude con un’analisi delle previsioni per il 2009, elaborata sulla base di un questionario proposto a un campione di società operanti nel segmento dell’impiantistica e appartenenti alla Federazione.
Dalle risposte emerge che, a fine 2009, le società aderenti a Federprogetti dovrebbero registrare una buona tenuta, grazie ad un portafoglio ordini in grado di generare una sostanziale stabilità dei ricavi.
Nonostante la flessione registrata nei primi 6 mesi del 2009, alcuni Main Contractor, operanti nell’Oil&Gas – settore che storicamente anticipa il trend degli altri comparti – indicano un’inversione di tendenza e quindi una ripresa in alcune aree geografiche, come Medio Oriente, Cina e India.
Dal Rapporto emerge, inoltre, il significativo contributo che il mondo Federprogetti rappresenta nel nostro Paese in termini occupazionali e produttivi. Infatti, in controtendenza rispetto ad altri comparti, lo stato occupazionale dell’ingegneria e dell’impiantistica industriale, civile e infrastrutturale, non ha subito alcuna contrazione degli organici nel corso dell’esercizio 2008 e del 2009.
“Le conclusioni di questo primo rapporto annuale – ha commentato Fabrizio Di Amato, Presidente Federprogetti – mostrano una filiera sana, in grado di conservare la propria capacità di offerta e pronta a competere sui mercati internazionali. Le nostre aziende sono riuscite a far fronte alla crisi dei mercati in maniera più efficace rispetto ad altri settori e a conseguire risultati positivi. L’esperienza consolidata dei grandi contractor di ingegneria è senza dubbio una leva trainante all’internazionalizzazione delle PMI, grazie ad un sistema di filiera in grado di supportare l’orientamento della nostra economia verso i mercati globali, soprattutto verso quelli dell’area mediterranea. ”

Federprogetti
Federprogetti presieduta da Fabrizio Di Amato, è formata da ANIMP (Associazione Nazionale di Impiantistica Industriale), OICE (Associazione delle organizzazioni di ingegneria, di architettura e di consulenza tecnico-economica), UAMI (Associazione Aziende di Costruzione e Montaggio di Impianti Industriali), ASSISTAL (Associazione Nazionale Costruttori di Impianti), ANIE (Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche), ANIMA (Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine). Federprogetti rappresenta: 375.000 addetti (tra ingegneri e tecnici specializzati); oltre 4.000 società, (tra cui grandi contractor, società di ingegneria, fornitori di componenti e tecnologia, società di costruzione e montaggio; enti di ricerca attivi nel settore; una produzione di circa 145 miliardi di euro, di cui quasi il 55% realizzati all’estero sotto forma di export diretto e di grandi progetti engineering & contracting. Dallo scorso settembre è la prima federazione “di scopo” di Confindustria in Italia.

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