Costi dell’isolamento sismico alla base degli edifici

E’ necessario ormai che la questione sismica in Calabria si affronti definitivamente ottemperando a quanto le nuove norme tecniche per le costruzioni hano statuito. Ci sono voluti ancora i morti e le distruzione nell’Aquilano per convincere il Governo dell’impellente necessità di renderle da subito obbligatorie. Le avanzate tecnologie perfezionate in Italia dal Glis-Enea, che nel 2004 onorò Lamezia Terme con un importante convegno nazionale, presieduto dal suo Presidente Prof. Alessandro Martelli, e dai suoi migliori tecnici, e che non ebbe seguito in questa città per demerito dell’attuale amministrazione, ora nell’Abbruzzo ha dimostrato non solo come si possa rapidamente ricostruire, ma soprattutto in piena sicurezza anche in presenza del più violento sisma.
L‘isolamento alla base per i nuovi fabbricati è la tecnologia vincente.
Essa consiste fondamentalmente nel creare una soluzione di continuità tra edificio e terreno con l’inserimento di speciali giunti tra fondazione e struttura in elevazione, caratterizzati da una calcolata flessibilità orizzontale, tale che permetta al terreno (unitamente alle fondazioni) di oscillare sismicamente, senza trasmettere integralmente il moto ondulatorio alla sovrastante struttura, e nello stesso tempo mantenere la necessaria rigidità in senso verticale. Tale situazione conferisce alla struttura in elevazione un considerevole aumento del periodo proprio di vibrazione allontanandola dal pericolo di risonanza.
Gli effetti che ne conseguono sono i seguenti:
1) Annullamento quasi totale della trasmissione alle strutture delle accelerazioni in atto nel terreno, rispetto all’analogo edificio privo di isolamento, nel quale si rarebbe potuto verificare il suo collasso parziale o totale, unitamente al contenuto all’interno dell’ambiente abitativo.
2) Grazie all’effetto “filtro” degli isolatori, sarà anche minima la percezione umana delle scosse sismiche. Si riducono fortemente, o si annullano, gli spostamenti relativi fra i vari piani, poiché l’intero edificio si muove impercettibilmente come un corpo rigido sugli isolatori, su i quali si concentra e si consuma in deformazione e calore quasi tutta l’energia cinetica espressa dal sisma.
Gli elementi strutturali non subiscono danni tali da rendere inagibile, o necessario di lievi riparazioni, un edificio dotato di isolatori.
Per poter meglio apprezzarne i benefici che apportano l’attuazione delle nuove norme si evidenzia che la progettazione sismica attuale ha come obbiettivo quello di evitare principalmente il collasso dell’edificio e quindi la perdita di vite umane, ma accetta il verificarsi di danni ingenti anche non riparabili.
Di contro per evitare danni alle strutture affidandosi alle più rigorose attuali norme di calcolo la costruzione risulterebbe assolutamente antieconomica, e di maggior peso,e quindi non sarebbe possibile ridurre le accelerazioni al fine di mantenere la funzionalità dell’edificio e salvare il suo contenuto mobiliare.
Questo aspetto è particolarmente importante per gli edifici che devono rimanere operativi dopo violenti terremoti, quali gli Ospedali, le Scuole che non possono essere evacuate in pochi secondi (non minuti), i centri di protezione civile ed i Vigili del Fuoco che devono preservare intatta la loro capacità operativa, nonché tutti quegli edifici il cui contenuto ha un valore maggiore di quello dell’edifico stesso (musei,banche, centri di calcolo ecc.)
Ricordiamo che recentemente il terremoto che ha colpito il Molise ha provocato anche la distruzione dell’edificio scolastico di S. Giuliano di Puglia e la morte di 27 bambini ed una maestra, e che lEnea-Glis ha ricostruito con l’isolamento alla base, mentre durante il più disastroso terremoto che nel 1994 che ha colpito Los Angeles, l’ospedale USC di detta città, munito di isolamento alla base, non ha subito alcun minimo danno, neppure una bottiglia della sua farmacia si è rovesciata o rotta.
Le nuove norme tecniche per le costruzioni contemplano, per la prima volta in Italia, al capo 5.7.13 le particolari prescrizioni per gli edifici provvisti di isolamento sismico, col dispositivo di rispettare anche quanto contenuto nel capitolo 11.
L’introduzione dell’isolamento sismico in un edificio isolato di nuova costruzione, può incidere più o meno il 5% calcolato sul costo netto della struttura, ma diminuisce sensibilmente con l’aumentare del numero dei piani, ed anche in funzione della regolarità architettonica dell’edificio, esaltando i suoi vantaggi in presenza di dissimmetria della struttura, e nelle zone sismiche di 1° categoria, quale è la nostra Regione.
Comunque il sistema di isolamento rappresenta una voce importante nella spesa complessiva perché contribuisce drasticamente ad una riduzione significativa delle altre voci ed in particolare dei nuovi coefficienti sismici.
Si può considerare però a costo zero, ed anche con un buon margine di utile, se si confronta con i costi che graveranno sulla stessa struttura realizzata in ottemperanza, integrale e doverosa, alle rigorose prescrizioni imposte dalla nuova normativa sismica OPCM n°3431/2005.
Diventa invece un grande affare, che non ha prezzo, quando a seguito di un sisma, più o meno intenso, il fabbricato non subisce alcun danno, e si possono dormire sonni tranquilli.
Questa tranquillità quanto vale?
Quanto costerebbero le riparazioni dei danni prodotti dal Sisma? Sempre che l’edificio sia riparabile!
L’isolamento sismico è quindi di interesse comune per tutti i cittadini.
Per la Calabria, ed in particolare per il territorio Lametino i disastri verificatisi negli anni 1609, 1638, 1728, 1783,1791, 1826, 1855, 1901, 1908, 1913, solo per citarne pochissimi, sono un ammonimento da non dimenticare. Avere a disposizione l’ENEA con i suoi vari reparti specializzati, quale il GLIS, centro mondiale e fucina creatrice delle più avanzate tecnologie per la salvezza della vita e per una migliore vivibilità dell’ambiente sociale, non è cosa da poco.
L’isolamento sismico non è di facile e di economico inserimento in fabbricati già esistenti, specie se non sono isolati da ogni lato e le loro strutture sono di scarsa fattura. Esistono per questi fabbricati altri sistemi di protezione ai quali si affida il compito di consumare l’energia cinetica espressa dal sisma.
 
Fonte lameziaweb.biz

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