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Si svolge a Padova, dal 26 ottobre 2009 al 1° marzo 2010 la IV edizione della Biennale Internazionale di Architettura “Barbara Cappochin”. Ospite d’onore l’architetto ZAHA HADID, Premio Pritzker 2004. Dopo Mario Botta (2003), David Chipperfield (2005) e Kengo Kuma (2007), ZAHA HADID allestirà la sua mostra personale per la Biennale, in uno dei monumenti più famosi di Padova, nonché degli edifici simbolo della città. Oltre all’importante valenza storica, il “Salone” di Palazzo della Ragione, infatti, riveste una notevole importanza anche da un punto di vista artistico e architettonico: è infatti decorato con uno stupendo ed elaborato ciclo di affreschi e si ritiene che il suo tetto sia il più largo in Europa costruito senza il supporto di colonne. Il Palazzo stesso, dunque, è per Zaha Hadid un’importante occasione per realizzare un progetto di design “a forte impatto”. Accettando la sfida di intervenire nel rispetto delle caratteristiche contestuali e architettoniche, la Hadid “vede” il Salone come un campo sul quale le coordinate esistenti dello spazio (le aperture delle porte) agiscono come forze in movimento. Questo “campo di forze” è tradotto dall’architetto con la creazione di un mondo di forme ondulate: un paesaggio fatto di blocchi, basamenti e segni sul pavimento; “guidati” proprio dalle geometrie dei blocchi sarà possibile per i visitatori apprezzare gli affreschi e le sculture presenti al Salone. I blocchi definiti dalle regole della continuità e della rottura generano isole distinte tra loro, ognuna di queste isole (linesbundlesnetworks – wave shellscocoons – aggregationsclustersjigsaws – fields – landscape&topography – parametricism), definisce le morfologie concettuali che sottendono l’intera esposizione. I basamenti diventano non solo parte integrante dell’opera dell’architetto, ma all’occorrenza posti a sedere per i visitatori. Anche i segni sul pavimento divengono elementi costitutivi dell’intero allestimento, agendo come segnali visivi che indicano la direzione nella visita alla mostra che si sviluppa sui complessivi 2.500 metriquadri di area del Salone. La mostra resterà aperta al pubblico dal 27 ottobre fino al 1° marzo 2010. Zaha Hadid sperimenta nuovi concetti di spazio che intensificano il panorama urbano esistente nella ricerca di un’estetica visionaria comprendente tutti i campi del design, passando dalla dimensione urbana ai prodotti, dagli interni all’arredamento. Fondamentale per lei è il rapporto tra architettura e paesaggio che, combinandosi assieme, portano a risultati inaspettati in termini di dinamismo delle forme. Porta sempre la firma di Zaha Hadid il progetto del “Tavolo dell’architettura” che esporrà le serigrafie di tutti i progetti partecipanti alla quarta edizione del Premio Internazionale di Architettura “Barbara Cappochin”, i cui vincitori saranno proclamati il prossimo 26 ottobre (data di inaugurazione della mostra relativa). La Biennale, giunta alla quarta edizione, si propone di promuovere la qualità dell’architettura come obiettivo che, oggi più che mai, tocca non solo le dimensioni del costruire e dell’abitare, ma anche lo stesso vivere nelle città. L’iniziativa è promossa dalla Fondazione “Barbara Cappochin” e dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Padova insieme alla Regione del Veneto e al Comune di Padova, in collaborazione con l’Unione Internazionale degli Architetti (U.I.A) e il Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori (C.N.A.P.P.C.). È l’architetto giapponese HIKOHITO KONISHI, con il progetto di una farmhouse caratterizzata da grande “umiltà e semplicità”, il vincitore della quarta edizione del Premio Internazionale “Barbara Cappochin”, il concorso per progettisti e costruttori che privilegiano la cultura della qualità nell’architettura, promosso dalla Fondazione Barbara Cappochin e dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Padova insieme alla Regione del Veneto e al Comune di Padova, in collaborazione con l’Unione Internazionale degli Architetti (U.I.A) e il Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori (C.N.A.P.P.C.). L’opera di KONISHI– in cui la Giuria ha riconosciuto «le due qualità di base più significative: semplicità e umiltà» – nasce dalla richiesta del committente di riunire in un’unica costruzione spazi conviviali e spazi in cui i numerosi membri della famiglia possono vivere la loro vita privata. Considerato uno dei leader dell’architettura giapponese, Hikohito, con i suoi esterni raffinati e minimali e gli interni progettati per valorizzare spazi e luce naturale, è stato nominato nel 2006 tra gli “architetti nazionali eccellenti” dall’Istituto Giapponese d’Architettura. 430 i progetti presentati nelle diverse categorie (architettura pubblica, residenziale, commerciale e del paesaggio) e in concorso per i quattro riconoscimenti: il “Premio Internazionale Barbara Cappochin”, il “Premio speciale per la cura degli elementi di dettaglio”, il Premio speciale “Medaglia d’oro Giancarlo Ius” e il “Premio Provinciale”. Ad assegnarli una giuria internazionale di nove membri, tra i quali Kengo Kuma, architetto ospite d’onore della Biennale nel 2007. Realizzate tra il 1° luglio 2006 e il 30 giugno 2009, le opere portano la firma di architetti di tutto il mondo e si collocano in 50 diversi Paesi: dall’Italia al Giappone, dall’Argentina all’Australia, a Singapore, India, USA, Ecuador, Brasile, e ancora Finlandia, Svezia, Islanda, e poi Burkina Faso, Marocco, Sud Africa…, a dimostrazione del respiro internazionale dell’iniziativa. Fitto il calendario di eventi della Biennale: programma dettagliato e informazioni al sito www.barbaracappochinfoundation.net Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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