Rischio sismico: dalla Toscana 110 milioni per la sicurezza

La Toscana non ha atteso la tragedia in Abruzzo per mettere in sicurezza il territorio contro il rischio sismico.
La Regione ha operato investimenti sia in termini economici che in personale tecnico addetto ai controlli; ma, ha sottolineato stamani nell'Auditorium del Consiglio regionale l'assessore alla protezione civile nel suo intervento agli Stati generali del settore, ha anche lavorato e sta tuttora operando per rafforzare il sistema antisismico grazie alla ricerca e alla sperimentazione per individuare le innovazioni utili alla riduzione del rischio.
A partire dal 2000, la Regione ha erogato piu' di 110 milioni di contributi ai Comuni delle aree riconosciute a maggior rischio sismico (in sostanza le aree montane di Mugello, Casentino, Garfagnana, Lunigiana e Amiata) per la messa a norma degli edifici pubblici in vista della miglior tenuta statica e dinamica.
A questo va aggiunto il controllo a tappeto che verra' effettuato su tutte le strutture sanitarie toscane di concerto con il dipartimento per la salute.
Gli edifici pubblici strategici nelle zone a piu' alta pericolosita' sismica in Toscana (fra i quali un migliaio sono scuole) sono circa 1.500.
Oltre 500 sono gli edifici per i quali e' gia' stato completato l'adeguamento alle piu' recenti normative antisismiche, mentre altri circa 500 sono oggetto di verifiche e indagini.
A questo va aggiunto che grazie ai recenti regolamenti antisismici e' completo nelle stesse aree a rischio il controllo progettuale sugli interventi privati.
L'efficacia di questa azione e' resa possibile dal fatto che la Regione dispone di un coordinamento regionale di prevenzione sismica e di uno staff del Genio civile adibito al controllo del rischio sismico di circa 100 tecnici specializzati fra ingegneri, architetti e geologi, di cui una quarantina assunti nell'ultimo anno.
E ora, grazi e alla lettera d'intenti siglata con il sistema universitario toscano, crescera' la collaborazione per la ricerca su prevenzione e misure di intervento.
Alla fine del 2007 solo il 32 per cento delle amministrazioni comunali toscane era dotata di un piano di protezione civile; oggi sono oltre il 60 per cento. Sono cifre indicative di un profondo mutamento di sensibilita', cui la Regione continuera' a portare il suo convinto contributo.
Come convinto e' stato l'intervento nelle aree terremotate in Abruzzo: oltre al tempestivo aiuto fornito dal sistema della protezione civile toscana, ad oggi 350 tecnici, divisi in 135 squadre messe in campo da Genio civile e Province, hanno effettuato circa seimila sopralluoghi sulle abitazioni per valutarne l'abitabilita' e nel caso consentirne la ripresa di possesso da parte di proprietari e affittuari.

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