Isae: in rialzo ad aprile fiducia commercianti e imprese

Fiducia dei commercianti: Secondo l’inchiesta dell’istituto di studi e analisi economica, l’indice che misura la fiducia dei commercianti ad aprile è salito da 91,9 a 95,4 portandosi su livelli superiori a quelli medi del primo trimestre. Indicazioni incoraggianti emergono dalle opinioni relative all’andamento corrente degli affari e ottimismo emerge anche dalle aspettative circa l’evoluzione futura delle vendite. In costante aumento è giudicato, tuttavia, il volume delle giacenze.
Quanto alle variabili che non entrano nella definizione di fiducia, positive appaiono le attese riguardo al mercato del lavoro, ma preoccupazione emerge dal lato degli ordini. Relativamente alla dinamica inflazionistica, si conferma in rallentamento quella corrente e in accelerazione quella futura.
Il miglioramento della fiducia è diffuso ad entrambe le tipologie di vendita.
L’indicatore destagionalizzato sale infatti da 86,2 a 91,6 nella grande distribuzione e da 94,5 a 97,4 in quella tradizionale.

Fiducia delle imprese manifatturiere: Segnali di recupero anche per la fiducia delle imprese manifatturiere. Ad aprile l’indice, considerato al netto dei fattori stagionali, è salito a 64,2 da 60,9 dello scorso mese, tornando al di sopra dei valori dello scorso febbraio. A migliorare sono sia i giudizi su ordini e scorte sia, soprattutto, le attese a breve termine sulla produzione. Le imprese esprimono giudizi positivi anche sugli attuali livelli produttivi e previsioni meno negative anche su ordini e occupazione. L’indice migliora in modo diffuso – seppur con diversa intensità – guardando sia al dettaglio settoriale sia a quello territoriale. A essere più ottimiste sono soprattutto le imprese che producono beni intermedi (da 55,2 a 60,7 il saldo), che spesso anticipano l’andamento generale del ciclo industriale; la fiducia migliora anche nei beni d’investimento (da 57,4 a 60) e in quelli di consumo (da 72,2 a 74,4). Guardando alle principali ripartizioni geografiche, la risalita è particolarmente forte nel Nord Est (da 56,8 a 63,8). Più prudenti sono le imprese del Nord Ovest (l’indice passa da 58,1 a 61,4), del Centro (da 68,2 a 71,6) e del Mezzogiorno (da 70,3 a 72,6). Migliorano i giudizi sulle condizioni di accesso al mercato del credito; rimane invece stabile la quota di imprese che non hanno ottenuto il credito, con un aumento di quanti ritengono di essere razionati in senso forte e una diminuzione invece di coloro che hanno rifiutato il finanziamento a fronte di condizioni più onerose. L’inchiesta dell’Isae segnala tuttavia anche alcuni elementi negativi: nel primo trimestre è calato ancora il grado di utilizzo degli impianti industriali e le imprese del campione programmano una contrazione degli investimenti nel 2009. (segue)

Fiducia nei servizi di mercato: In ulteriore recupero risulta anche la fiducia nei servizi di mercato: il clima di fiducia si attesta a -19 (da -27 di marzo), grazie a giudizi più favorevoli sugli ordini e al miglioramento delle aspettative sull’economia nel suo complesso; in lieve flessione, per contro, risulta il saldo sugli ordini attesi. L’andamento della fiducia è comune ai principali macrosettori e piuttosto diffuso sul territorio nazionale, anche se emerge qualche differenza. Nel dettaglio settoriale, il recupero della fiducia riguarda i soli settori dei servizi alle famiglie (a -29, da -30) e alle imprese (a -9, da -25); per contro, la fiducia fa registrare un nuovo lieve calo nei servizi finanziari (a -29, da -28). Nel dettaglio territoriale, la fiducia recupera nettamente nelle regioni settentrionali – attestandosi a -12 (da -28) nel Nord Ovest e a -12 (da -32) nel Nord Est – e al Centro (a -22, da -23); l’indice peggiora, per contro, al Sud (a -47, da -31). Tra le variabili non componenti l’indice, si segnala un ulteriore recupero del saldo sull’occupazione attesa. L’istituto di studi e analisi economica rileva però come siano in aumento nel I trimestre del 2009 le imprese che percepiscono l’esistenza di ostacoli all’attività produttiva. Secondo la consueta indagine trimestrale, la quota di operatori che percepisce questa difficoltà sale al 75 dal 59 per cento. Anche questo trimestre l’attività è ostacolata principalmente dalla scarsità della domanda (92 per cento del campione, contro il 75 del trimestre precedente); un ruolo meno rilevante rispetto al passato è invece attribuito ai vincoli finanziari (al 5 per cento dal 23), mentre aumenta il peso degli “altri motivi” non meglio specificati (al 21 per cento, dal 5).

Fiducia del settore delle costruzioni: In flessione, ma il dato è riferito a marzo, è invece la fiducia del settore delle costruzioni, con l’indice al netto dei fattori stagionali che passa da 75 a 73,1. Tra le variabili componenti l’indicatore, peggiorano decisamente i giudizi sui piani di costruzione mentre le prospettive sull’occupazione sono in recupero. Tornano a migliorare leggermente anche i giudizi sull’attività di costruzione: il saldo, dopo il basso valore toccato nel mese di febbraio, risale sui valori dello scorso gennaio. Il quadro pessimistico evidenziato dai giudizi non è confermato dalle prospettive sui piani di costruzione: il relativo saldo aumenta decisamente pur rimanendo negativo e ritornando sui valori di settembre 2008; il saldo dei giudizi sui prezzi praticati nel settore sale anche se il valore rimane negativo e sui livelli medi dello scorso ottobre. Le previsioni sulla durata dell’attività assicurata, variabile rilevata trimestralmente e destagionalizzata, sono improntate a un lieve ottimismo se confrontate con quelle del quarto trimestre 2008. Torna ad aumentare anche il numero di imprenditori che non trova ostacoli limitanti l’attività di costruzione e, tra gli ostacoli dichiarati, l’insufficienza di domanda è sempre l’ostacolo principale allo svolgimento dell’attività. Il peggioramento dell’indice generale della fiducia è la sintesi, a livello settoriale, di segnali eterogenei: si evidenzia un peggioramento della fiducia nell’edilizia (comprendente l’edilizia residenziale e quella non residenziale) mentre il settore dell’ingegneria civile è in miglioramento.

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