Panzani sul “Piano casa”

L’industria delle costruzioni rappresenta il prioritario e naturale mercato di sbocco per l’industria italiana delle piastrelle di ceramica, forte dei suoi usi in via prioritaria – anche se non esclusiva – in ambito residenziale.
Il Piano Casa predisposto dal Governo rappresenta, assieme alla conferma dell’Iva al 10% sui lavori edili, una positiva manovra verso un ambito centrale per lo sviluppo economico nazionale.  
Tre appaiono, tra gli altri, gli aspetti degni di nota contenuti nella misura messa a punto dal Governo. Il primo è il concetto del ‘demolire per ricostruire’, un tema che Finco – la Federazione delle Industrie attive nella produzione di materiali e servizi per le costruzioni, cui aderisce anche Confindustria Ceramica – ha più volte sostenuto e che rappresenta una reale risposta al degrado di molte periferie urbane, sia architettonico che anche sociale – come confermano diverse esperienze internazionali. Secondo aspetto di rilievo è l’incentivazione, sotto forma di indici di edificabilità superiori, nel caso in cui vengano utilizzati materiali e tecnologie della bioarchitettura.
L’industria italiana della ceramica è pronta a cogliere questa sfida, grazie a sistemi produttivi che si fregiano di certificazioni ambientali quali Emas ed Iso 14.001, come anche di prodotti rispondenti ai requisiti Ecolabel piuttosto che Leed. A questo si affianca anche la capacità di una corretta ed ottimizzata gestione delle energie per riscaldare e rinfrescare gli ambienti, grazie alla tecnologia della facciata ventilata in ceramica, i cui esempi di applicazione si moltiplicano in molti paesi esteri.  
Ultimo, ma non meno importante, è aver posto al centro di questa iniziativa legislativa la famiglia italiana.
E’ bene ricordare che molto prima che la finanziarizzazione dell’industria immobiliare creasse importanti realtà economiche, la parte preponderante dello sviluppo immobiliare nazionale ha avuto proprio nella famiglia il suo vettore principale.
Un ritorno alle origini che, se correttamente gestito in termini di decoro delle città e delle singole abitazioni, è in grado di raggiungere anche l’obiettivo di un miglioramento della qualità della vita e dell’abitare. 
“Iniziative di stimolo all’industria italiana delle costruzioni, motore delle economie di tutti i paesi sviluppati – commenta Alfonso Panzani, Presidente di Confindustria Ceramica – rappresentano la giusta via per affrontare le pesanti flessioni della congiuntura generale.
Dell’operato del Governo in materia condividiamo gli obiettivi e le aree di intervento. Auspichiamo ora che il passaggio dalla fase legislativa a quella attuativa avvenga attraverso un costruttivo dialogo Governo – Regioni.
E’ infatti fondamentale che, nel rispetto delle rispettive responsabilità e competenze, si eviti che le buone intenzioni rimangano solo sulla carta”.   

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