Formazione: per le 16 ore partenza positiva

Dal primo gennaio vige l’obbligo di far precedere le assunzioni dei lavoratori edili dall’iscrizione ai corsi di formazione obbligatoria organizzati da Formedil, ente nazionale bilaterale preposto dalle parti sociali alla formazione professionale prevista nel contratto nazionale di lavoro. L’attività formativa è cominciata il 7 gennaio nelle scuole edili, e in una settimana, nonostante la crisi economica che sta ridimensionando il numero degli occupati nei cantieri edili, le iscrizioni ai corsi per i nuovi assunti hanno fatto registrare numeri superiori alle aspettative: 333 iscritti. Di questi, il 45% nelle regioni del Nord. «Un risultato decisamente positivo», ha dichiarato il presidente del Formedil, Massimo Calzoni, «che conferma un trend destinato a crescere. Del resto si tratta di un’iniziativa fortemente innovativa, su cui il sistema degli enti bilaterali punta per rafforzare la qualità del costruire e contenere gli infortuni grazie ad una maggiore conoscenza delle mansioni e di una più forte consapevolezza dei rischi a cui si va incontro nei cantieri».

Il corso preassuntivo «16 ore» e stato progettato per rispondere ai requisiti normativi previsti dall’articolo 37, comma 4, lettera a), del Testo Unico sulla Sicurezza (Dlgs 81/2008), relativo all’obbligo per il datore di lavoro di effettuare la formazione dei lavoratori «in occasione della costituzione del rapporto di lavoro». Il mancato rispetto di questo obbligo comporta sanzioni per il datore di lavoro ed il dirigente fino all’arresto da quattro ad otto mesi o con l’ammenda da 2 mila a 4 mila euro. Il Formedil e partecipato da Ance (Associazione nazionale dei costruttori edili) e sindacati di categoria (Feneal-Uil Filca-Cisl Fillea-Cgil). «Delle 98 scuole edili provinciali che fanno parte della rete del Formedil, 89 hanno attivato almeno un corso e 71 li hanno realizzati, seguiti in media da 5 lavoratori per corso. Quello con la più alta partecipazione è stato a Perugia con 18 iscritti, seguito da Rimini con 12 e da Avellino con 9», si legge nel documento che riporta i dati del monitoraggio eseguito dal Formedil. «Nella prima settimana sono state 275 le imprese che hanno già fatto ricorso alle 16 ore, il 43% operano nelle regioni del Nord, il 37% al Centro e il 20% al Sud».

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