Ridurre gli infortuni in edilizia

Da 1° Gennaio del prossimo anno ciascun lavoratore al primo ingresso nel settore dovrà, prima dell’assunzione in impresa, ricevere una formazione di mestiere e attenta alla sicurezza di 16 ore presso la più vicina Scuola Edile.
Un’iniziativa che si presenta come un concreto e strutturale contributo alla riduzione degli infortuni in edilizia, puntando su un aumento della consapevolezza e della conoscenza dei rischi esistenti nei cantieri.
Le 16 ore sono al centro dell’impegno delle Parti Sociali che si riconoscono nel sistema paritetico bilaterale dell’edilizia e la loro applicazione è demandata al FORMEDIL, l’Ente Nazionale per la formazione e l’addestramento professionale nell’edilizia a cui fanno capo oltre 100 scuole edili, capillarmente presenti su tutto il territorio nazionale.
La campagna di informazione e di comunicazione sulle 16 ore – per la loro importanza – si svolge con il patrocinio del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e dell’Inail.
“La consapevolezza individuale dei rischi di infortunio – afferma il Ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi – costituisce un elemento di forza nella battaglia civile per una maggiore sicurezza sul lavoro. Con le 16 ore di formazione, in cui si integra conoscenza di mestiere e apprendimento dei relativi rischi, e con una puntuale disamina di come funziona un cantiere edile, si offre al lavoratore uno strumento in più. Inoltre, prescrivendo che la formazione debba precedere l’attività lavorativa vera e propria, si rafforza il valore dell’iniziativa”.
Per il Presidente del FORMEDIL, Massimo Calzoni, “puntare sulla formazione e sulla consapevolezza soggettiva dei rischi, conoscere per evitare di restare vittima di operazioni sbagliate è l’arma più adatta ed efficace per limitare gli infortuni.
Da sempre il sistema formativo delle costruzioni ritiene che conoscere le mansioni che si è chiamati a svolgere sia un elemento decisivo, insieme al pieno rispetto delle norme sulla sicurezza, per rafforzare la cultura delle sicurezza in edilizia.”
Con le 16 ore si vuole monitorare il flusso di ingresso al settore creando le premesse per favorire un inserimento consapevole e con elementi formativi essenziali sul piano professionale.
Del resto l’edilizia che ha vissuto in questi anni una rilevante crescita occupazionale – secondo i dati forniti dal Sistema Informativo Excelsior tra il 2005 e il 2008 un +44% – costituisce un settore ad elevato tasso di mobilità e registra un numero consistente di nuovi ingressi ogni anno.
Il FORMEDIL stima, sulla base dei dati delle Casse edili, che negli ultimi anni i nuovi ingressi nel sistema paritetico che rappresenta oltre i due terzi del mercato complessivo siano stati mediamente ogni anno almeno 80.000.
In vista della contrazione del mercato e delle difficoltà in cui il settore sembra destinato a trovarsi nel 2009 la stima comunque non scende al di sotto di 60.000 nuovi lavoratori che potrebbero usufruire del servizio delle 16 ore di formazione prima dell’inserimento in impresa.
Del resto l’offerta formativa riguarderà anche i lavoratori disoccupati che potranno utilizzare questo strumento come una potenzialità aggiuntiva per accedere al mercato del lavoro dell’edilizia.
Un’altra caratteristica delle costruzioni è la forte presenza di lavoratori stranieri, cui il settore fa ricorso in modo consistente e che, primi fra tutti, necessitano di una formazione di ingresso adeguata.
Secondo i dati forniti dalle Casse edili, la componente di lavoratori stranieri si attesta intorno al 30% nel centro-nord con punte che raggiungono anche il 50%, dato confermato dalla frequentazione dei corsi di pre-sperimentazione attivati dal FORMEDIL per testare le 16 ore e verificare il programma formativo messo a punto e condiviso con le scuole.
Alla pre-sperimentazione hanno partecipato 24 scuole, distribuite in quasi tutte le Regioni.
L’esperienza di questi primi corsi pilota ha evidenziato una ampia adesione da parte delle imprese confermandone l’utilità e il consenso da parte dei diversi soggetti coinvolti.
Ad oggi complessivamente hanno partecipato 130 lavoratori.
L’affluenza ai singoli corsi risulta assai variegata: da una sola persona a gruppi di 10-11 operai per corso.
Di questi, circa il 50-60% proviene da altri Paesi con anche una percentuale di minori di 18 anni che si avviano al lavoro.
Il problema della lingua a volte rende utile la presenza di un interprete o di un mediatore culturale, ma in generale, basandosi molto sulla praticità, i corsi si svolgono senza difficoltà e si registra una diffusa soddisfazione tra il personale frequentante che ha in più occasione manifestato che le 16 ore risultano un’esperienza significativa e utile.
In alcuni casi del resto si è provveduto su richiesta di imprese e lavoratori ad applicare in maniera estensiva la norma attraverso la formazione di personale già inserito o la adesione ad altre tipologie di corsi.
Si è trattato quindi di una prima esperienza senza dubbio positiva, sia per le imprese che per le scuole edili che in questo modo sono riuscite anche a “promuoversi” nel territorio e a preparare la fase di start up prevista dal 1 Gennaio 2009.
Secondo il Vicepresidente del FORMEDIL, Giuseppe Moscuzza “diverse sono le indicazioni che stanno emergendo in questa importante fase del percorso che il Formedil ha voluto attuare con l’obiettivo di assicurare la più ampia diffusione del servizio di formazione pre–assunzione.
La pre-sperimentazione consente, infatti, di registrare molti aspetti organizzativi e gestionali, ma anche la rispondenza del programma didattico con gli obiettivi di alfabetizzazione del funzionamento del cantiere e delle mansioni di base individuate come prioritarie.
La presenza di molti lavoratori stranieri, in particolare, sta consentendo di mettere a punto al meglio anche le modalità di gestione di una varietà di linguaggi facendo emergere le eventuali criticità.
E grazie al monitoraggio attuato dal Formedil si sta già provvedendo a migliorare l’efficacia del progetto, testando le diverse esperienze e mettendo a disposizione di tutti i risultati e le nuove soluzioni. In questo modo sarà possibile entro la fine dell’anno contare su una sempre più rispondente operatività rispetto agli obiettivi prefissati.”
“L’attuale andamento delle adesioni ci fa essere ottimisti, conferma il Presidente del FORMEDIL, Massimo Calzoni. Oltre il 90% delle scuole ha già definito la programmazione per il 2009 e molte altre sono in dirittura di arrivo.
All’inizio del prossimo anno saremo pronti a rispondere adeguatamente alla domanda formativa delle imprese.
Le nostre scuole del resto sono attrezzate per garantire livelli di particolare qualità per la loro struttura di cantiere-scuola”.
Una caratteristica sottolineata anche dal Ministro Sacconi, che afferma come “il risultato finale sia sostanzialmente garantito dai cantieri-laboratorio e dalle attrezzature messe a disposizione dal sistema delle scuole edili coordinato dal Formedil”.
Una diffusa consapevolezza da parte delle imprese di costruzione della grande opportunità offerta dalle 16 ore, in quanto anticipa la formazione rispetto all’ingresso in azienda, costituisce uno dei fattori principali di successo dell’iniziativa.
“Le aziende del sistema – ribadisce Calzoni – debbono sapere che le 16 ore sono un loro diritto e che portano loro indubbi vantaggi, come essere sicure di essere in regola con la legge fin dal primo minuto di assunzione, non avere alcun costo di alcun tipo e disporre di nuovi assunti con un minimo di conoscenza pratica del cantiere.
Ci aspettiamo che aderiscano numerose e che progressivamente questa formazione migliori la qualità del lavoro e aumenti la sicurezza nei cantieri. Ci aspettiamo altresì che ci vengano segnalate proprio da chi è utente le eventuali criticità anche ricorrendo al numero verde, 800-984651.”

Roma, 11 dicembre 2008

Consiglia questa notizia ai tuoi amici

Commenta questa notizia



Categoria notizia

MERCATO

Le ultime notizie sull’argomento