Pil e produzione industriale a picco Confindustria

CONFINDUSTRIA. I dati dell’Istat si accordano alle previsione del centro studi di Confindustria relative al quarto trimestre del 2008. Per il Centro studi di Confindustria il Pil italiano registrerà nel quarto trimestre dell’anno una contrazione dello 0,8%, mentre sempre negli ultimi 3 mesi dell’anno l’attività industriale subirà una riduzione del 4,2%. La produzione industriale a novembre inoltre accentuerà il calo già registrato dall’Istat ad ottobre, con un crollo rispetto a novembre 2007 dell’11,4% (dato grezzo) prevede ancora il Centro studi di Confindustria secondo il quale rispetto ad ottobre ci sarà una contrazione dell’1,8%.

DOMANDA. Dal lato della domanda, le esportazioni sono diminuite dell’1,6%, gli investimenti fissi lordi sono diminuiti dell’1,9%, mentre i consumi finali nazionali sono aumentati dello 0,1%. Nell’ambito dei consumi finali, la spesa delle famiglie residenti e quella della pubblica amministrazione e delle istituzioni sociali private sono cresciute entrambe dello 0,1%.

INVESTIMENTI. La diminuzione degli investimenti, spiega l’istituto di statistica, è stata determinata da un calo del 3,5% degli investimenti in macchine, attrezzature e altri prodotti, del 2,2% negli acquisti di mezzi di trasporto e dello 0,6% degli investimenti in costruzioni. In termini tendenziali, le esportazioni sono diminuite del 3,1%, le importazioni del 3,4%.

FAMIGLIE. La spesa delle famiglie residenti è diminuita dello 0,6%, quella delle amministrazioni pubbliche è cresciuta dell’1,1%. La spesa delle famiglie sul territorio nazionale è diminuita, in termini tendenziali, dello 0,7%.

SETTORI. Quanto all’analisi settoriale, nel terzo trimestre del 2008 si rilevano andamenti congiunturali positivi del valore aggiunto per il settore del credito, assicurazioni, attività immobiliari e servizi professionali (+0,3%) e per gli altri servizi (+0,2%). Il settore agricolo ha manifestato una flessione del 3,0%, l’industria in senso stretto dell’1,6%, il settore che raggruppa le attività del commercio, alberghi e pubblici esercizi, trasporti e comunicazioni dello 0,9% e le costruzioni dello 0,8%. In termini tendenziali, il valore aggiunto dell’agricoltura è cresciuto del 4,5%, quello dei servizi dello 0,1%. Il valore aggiunto dell’industria in senso stretto è diminuito del 3,9%, quello delle costruzioni dell’1,1%.

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