Cubo d’Oro a David Chipperfield

Si è aperta l’edizione 2008 degli “Annali dell’architettura e delle città”, con la consegna in mattinata al Teatro Mercadante del Cubo d’Oro a David Chipperfield, e con l’inaugurazione nel pomeriggio a Palazzo Reale della mostra “Emergenza mediterranea”.
La manifestazione, come ogni anno, è organizzata dalla Fondazione nata nel 2005 con un accordo tra Regione, Provincia e Comune, Università Federico II e Seconda Università di Napoli, Ordini degli architetti e degli ingegneri e Soprintendenza ai Beni Architettonici e del Paesaggio, ed è diretta per il terzo anno consecutivo da Marco Casamonti.

C’era grande attesa, all’apertura degli Annali, per la conferenza di David Chipperfield, premiato quest’anno per il suo progetto della Cittadella Giudiziaria di Salerno, ma più in generale per la sua straordinaria carriera di architetto, “il più mediterraneo tra gli anglosassoni”, per usare un’espressione dello stesso Marco Casamonti, fondatore dello studio Archea e direttore della rivista Area.
L’architetto inglese non ha deluso le aspettative, presentando alcune delle sue recenti realizzazioni sviluppate intorno a due temi di grande attualità: il rapporto con la storia e la funzione sociale dell’architettura.
Chipperfield non si è poi sottratto ad una riflessione sulla crisi dell’architettura italiana, dove, a suo dire, non mancano i progettisti di talento, quanto il coraggio di costruire: “L’Italia è stata e rimane la patria dell’architettura, ma oggi, di fatto, non ne produce quasi più, mentre ancora eccelle nel design”.
“Bisogna ritrovare quello straordinario e peculiare rapporto tra architettura e design che ha caratterizzato l’attività di progettisti come Albini, Ponti e Scarpa”, ha concluso, per poi ricevere il premio dalle mani del suo committente, il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca.
Il primo cittadino salernitano, dopo aver sottolineato l’eccellente qualità dell’opera salernitana dell’architetto inglese, un “palazzo democratico, privo di accenti retorici e capace di determinare un vero spazio urbano”, ha pronunciato parole forti e incisive sullo stato dell’architettura italiana: “A Salerno abbiamo intrapreso una sfida per la trasformazione della città, superando l’urbanistica di carta e scegliendo l’architettura contemporanea di qualità anche per rilanciare il turismo culturale”.
“In un paese come l’Italia bisogna però combattere ostacoli burocratici e tempi biblici”, ha proseguito tra gli applausi De Luca, “e dobbiamo finalmente intraprendere una guerra contro la mummificazione dei centri storici, favorita dall’atteggiamento di molti soprintendenti, sconfiggendo la logica del vincolismo a tutti i costi”.
Raffaele Sirica, presidente nazionale degli architetti, sottolinea “l’impostazione tipicamente italiana nel modo di fare architettura di Chipperfield e nel suo rapporto con l’antico: una conferma, questa, che è possibile ritrovare una via italiana all’architettura contemporanea”.
Per Paolo Pisciotta, numero uno dell’Ordine degli architetti di Napoli, questa strada passa inevitabilmente per lo strumento del concorso di progettazione, aperto ai giovani professionisti italiani, “perché non è tollerabile che nel nostro paese bisogna attendere i cinquant’anni di età per essere considerati dei giovani architetti”. Anche Ferruccio Izzo, partner italiano di Chipperfield per la realizzazione della Cittadella Giudiziaria, evidenzia la necessità di correttivi alla legislazione per migliorare la qualità delle opere pubbliche: “Bisogna battersi per una reale esclusione dei ribassi eccessivi”.
E su Chipperfield: “la sua più grande lezione è nel concetto di architettura come servizio alla collettività”.
Nel pomeriggio tutti a Palazzo Reale per un convegno intitolato “Emergenza mediterranea”, così come la mostra successivamente inaugurata, che sviluppa una riflessione su due fronti, uno legato al territorio campano, con l’analisi delle criticità ambientali della regione, l’altro teso ad illustrare delle proposte per la risoluzione delle problematiche legate all’emergenza ambientale a livello globale.
Il convegno ha affrontato senza reticenze, sebbene “dalla prospettiva degli archietti”, come hano precisato gli organizzatori, il tema dell’emergenza ambientale della regione Campania legata al ciclo dello smaltimento dei rifiuti, e vi hanno preso parte, oltre ai protagonisti della mattinata, anche Aldo Loris Rossi, Pasquale Losa, Massimo Menegazzo ed il Generale Roberto Jucci, Commissario straodinario per la bonifica del fiume Sarno, esempio di gestione ottimale di quella che poteva essere considerata una delle principali emergenze ambientali della nostra regione.

Fonte il denaro.it

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