Rilegno punta sulla qualità del legno

Raccolta di rifiuti in legno: dalla quantità alla qualità. Rilegno, il Consorzio nazionale che coordina e promuove raccolta, recupero e riciclo dei rifiuti di legno all’interno del sistema Conai, dopo 10 anni di attività, in cui ha fatto lievitare in maniera esponenziale la quantità di rifiuti in legno raccolta (da 218.9899 ton. nel 2001 a 1.814.940 nel 2007, + 720% in 7 anni), punta ora sulla qualità.
Cioè su un’attenta ed eccellente selezione dei rifiuti di legno da offrire come rinnovata ‘materia prima’ alle aziende che utilizzano il legno riciclato come base per i propri semilavorati: da quelli per l’industria del mobile, alla pasta cellulosica per le  cartiere, ai blocchi di legno-cemento per il settore edile. 
La raccolta del legno in Italia nel 2007: + 12,4% in totale
La fotografia del sistema Rilegno scattata al 31 dicembre 2007 mostra una continua crescita della raccolta dei rifiuti legnosi (sia imballaggi che rifiuti domestici).
Il totale di legno recuperato in gestione diretta dal Consorzio è pari a 1.814.940 tonnellate, con una variazione di un più 12,4% rispetto all’anno precedente. Di questi, il 52,9% sono rifiuti di imballaggio (pallet, cassette ortofrutticole, imballaggi industriali), per un totale di 960.205 tonnellate (+15,7% rispetto al 2006).  
Imballaggi: recupero ben oltre gli obiettivi fissati dalla legge
Nel 2007 in Italia sono state recuperate complessivamente (sia dalla gestione Rilegno sia da soggetti terzi) 1.739.205 tonnellate di rifiuti da imballaggio in legno, pari al 60,82% sul totale di imballaggi in legno circolanti sul territorio nazionale nel 2007 (2.859.574 ton.), superando abbondantemente gli obiettivi fissati dal Testo Unico Ambientale (fissati al 35%).
Nel dettaglio, il valore complessivo di rifiuti da imballaggio recuperati è dato da: 1.225.205 tonnellate avviate al riciclo meccanico a materia prima (di cui 960.205 ton. raccolte direttamente da Rilegno e 265000 ton. da altri soggetti operanti nell’industria del riciclo); 300.000 tonnellate dalla rigenerazione di pallet riparati, 14.000 tonnellate avviate al compostaggio e 200.000 avviate al recupero energetico.  

Il sistema Rilegno in sintesi
 ·         Rilegno è il Consorzio Nazionale che coordina e promuove la raccolta, il recupero e il riciclo dei rifiuti di imballaggio di legno (pallet, cassette per l’ortofrutta, imballaggi industriali).
·         Rilegno è un consorzio composto da oltre 2.300 consorziati, tra produttori di imballaggi di legno, importatori di materiale legnoso, imprese che riciclano il legno.
·         Aderente a CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi), Rilegno ha il compito di raggiungere gli obiettivi fissati per legge per il recupero e riciclaggio degli imballaggi in legno.
·         Inoltre, grazie agli accordi stretti con ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), con Federambiente e con Fise Assoambiente, Rilegno garantisce anche la raccolta di altri rifiuti in legno provenienti dal circuito cittadino (porte, infissi, mobili…).
·         Il Consorzio “salva” il legno e lo avvia al riciclo, impedendo che ogni anno oltre 1.600.000 tonnellate di rifiuti di legno finiscano in discarica: è così che il legno si trasforma da rifiuto in risorsa
·         Rilegno firma convenzioni con Comuni, aziende, soggetti pubblici e privati per organizzare il recupero del legno in maniera capillare sul territorio nazionale. In particolare a fine 2007 le convenzioni pubbliche erano 328, per un totale di 4.530 Comuni coinvolti e poco meno di 40 milioni di abitanti serviti, oltre il 67% della popolazione italiana.
·         I rifiuti legnosi vengono raccolti presso piattaforme convenzionate per il conferimento (oltre 350 in tutta Italia). Le aziende che utilizzano imballaggi in legno, i Comuni e le imprese che raccolgono rifiuti ingombranti di legno conferiscono i rifiuti presso le piattaforme, che a loro volta garantiscono l’avvio al riciclo grazie al coordinamento di Rilegno.
·         I rifiuti, ridotti di volume, vengono trasportati alle industrie del riciclo, dove il legno, pulito e ridotto in piccole schegge, diventa rinnovata materia prima per il circuito produttivo industriale (base per semilavorati dell’industria del mobile, pasta cellulosica per cartiere, blocchi di legno – cemento per il settore edile).   

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