YouPrison, riflessioni sulla limitazione di spazio e libertà

Nell’anno in cui Torino è stata la prima città italiana ad ospitare il Congresso Mondiale degli Architetti, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo con il contributo di Intesa San Paolo, dedica un importante evento espositivo al tema dell’architettura carceraria, con la mostra, a cura di Francesco Bonami, YouPrison. Riflessioni sulla limitazione di spazio e libertà (12 giugno – 12 ottobre 2008).
L’architettura della prigione non gode di grande visibilità, anche se si tratta di un tema architettonico tra i più difficili e coinvolgenti, in cui l’organizzazione dello spazio dà corpo al principio giuridico e politico della punizione del crimine.
Undici studi di architettura internazionali sono stati invitati a progettare lo spazio abitativo del carcere. La committenza prevedeva la creazione di una cella di tre metri per quattro dotata di tutti gli elementi essenziali per la vita dei detenuti.
Durante la realizzazione dei progetti, la cella è diventata il mezzo per speculare su un problema etico, politico e sociale e su un sistema di cui essa costituisce la più piccola unità strumentale.
L’ampia provenienza geografica dei partecipanti, dagli Stati Uniti alla Cina, dall’Iran al Libano, dal Giappone all’Italia, ha messo in luce contesti e situazioni diverse.
Gli architetti hanno affrontato il tema, interpretando la cella come modello analitico. Essi hanno dato vita a riflessioni su questioni di pubblico interesse, quali la limitazione di libertà, il rispetto dei diritti umani, gli strumenti di sorveglianza e controllo, l’evoluzione urbanistica e le sue influenze sulle forme dell’abitare.
Alcuni architetti hanno realizzato i progetti in scala reale, offrendo ai visitatori la possibilità di provare fisicamente l’esperienza di uno spazio di isolamento (Yung Ho Chang, Kianoosh Vahabi). Altri invece hanno riportato l’idea di reclusione attraverso installazioni, progetti grafici, modelli e moduli ready made.
Ai progetti architettonici viene affiancata una rassegna di video d’artista sul tema delle carceri, che include le opere di Darren Almond, Gianfranco Baruchello, Ashley Hunt, Jaan Toomik, Kon Trubkovich e Artur Zmijewski.
La mostra è accompagnata da un catalogo The Bookmakers, Ed., che contiene la documentazione dei progetti realizzati. Durante il periodo di mostra saranno realizzati laboratori didattici mirati studenti delle materne, elementari, medie e superiori.

Studi di architettura partecipanti:
• Alexander Brodsky, Mosca, Russia
• Atelier Bow Wow, Tokio, Giappone
• Diller Scofidio + Renfro con David Allin, Hayley Eber, Eric Rothfeder, New York, USA
• INABA (Jeffrey Inaba) e SLAB Architecture (Jeffrey Johnson), Los Angeles, USA
• DW5 / Bernard Khoury, Beirut, Libano
• project_ (Ana Miljacki e Lee Moreau), Benjamin Porto e Dan Sakai, Brooklyn, USA
• NOWA (Marco Navarra), Catania, Italia
• sciSKEW Collaborative, Shanghai, Cina e New York, USA
• Kianoosh Vahabi, Tehran, Iran
• Yung Ho Chang- Atelier FCJZ, Pechino, China
• Eyal+Ines Weizman, Londra, UK (Progetto multimediale di Angela Melitopoulos).

YouPrison. Riflessioni sulla limitazione di spazio e libertà
A cura di Francesco Bonami
12 giugno-12 ottobre 2008
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Via Modane 16, Torino
Orario: mar/dom, 12/20, gio 12/23. Lunedì chiuso

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