Energia dalla luce, impianti triplicati

Sole che produce elettricità e scalda l´acqua. Fino a tre anni fa i virtuosi delle fonti energetiche rinnovabili in Lombardia si contavano sulle dita di una mano. Ora è una più che una moda. La Lombardia è la regione più virtuosa in Italia, così come quella di Milano è leader fra le province. Dagli 800 del 2005, anno dell´introduzione del “Conto energia” – i kilowatt prodotti vengono ripagati dal gestore di rete – gli impianti fotovoltaici sono diventati 2.200. E di questi, 600 sono tra Milano e provincia. Gli impianti solari termici, che invece servono per scaldare l´acqua e funzionano solo se c´è il sole, in Lombardia sono oggi 1.250.

Gianluca Bertolino è uno dei milanesi virtuosi, che nella sua casa all´ultimo piano di via Fra´ Cristoforo, sui Navigli, ha montato sei pannelli solari da 150 watt ciascuno: 1,5 kilowattori totali, pagati 8mila euro. Ma con il “Conto energia” ogni kilowatt prodotto viene ripagato: 0,44 euro nel suo caso, da 0,40 a 0,49 in generale, a seconda che il pannello sia integrato nel tetto o meno. Totale: circa 700 euro annuali ripagati per 20 anni, che in 10 anni permettono di ammortizzare l´impianto. Oltre al risparmio sulla bolletta. «Nel mio caso la metà – spiega Gianluca – perché l´impianto non copre tutto il fabbisogno. E quando il sole non basta gira il contatore». «È un buon investimento ed è anche per questo che qui c´è il boom nazionale» spiega Sergio Zabot, direttore settore Energia della Provincia. Roberto Rizzo, presidente circolo Legambiente “Baciati dal sole”, assicura che è «un investimento sicuro che permette una resa intorno all´8% di quanto speso inizialmente».

Dal privato al condominio. Via Maffucci 20, zona viale Jenner. Edificio anni ’70. Nel 2007 le tre canne fumarie andavano sostituite. Preventivo: 45 mila euro, più altrettanti di manodopera. Era più del prezzo dell´impianto solare termico, che 22 famiglie su 26 hanno deciso di installare, grazie all´aiuto di Roberto Albertini, un condomino dall´animo particolarmente verde. Via dunque gli scaldabagni. E spazio a collettori solari sulla terrazza e un contatore in ogni appartamento. L´acqua scaldata sfrutta le tubazioni che arrivano direttamente in cucina. Se il sole scarseggia, come d´inverno, ci pensa comunque una caldaia centralizzata. Spesa totale: 90mila euro (4mila a testa) solo da anticipare, perché in tre anni si recuperano grazie alla Finanziaria 2007, che prevede la detrazione del 55 per cento dell´Irpef. Risultato: bolletta almeno dimezzata, nessuna canna fumaria anti-estetica e una mano all´ambiente.

Consiglia questa notizia ai tuoi amici

Commenta questa notizia



Categoria notizia

MERCATO

Le ultime notizie sull’argomento