I piallacci Tabu scaldano le atmosfere berlinesi

L’azienda, sita nei pressi della famosa e commerciale Friedrichstraße in pieno centro Berlino, ha voluto rinnovare e rinfrescare l’aspetto della lounge dedicata agli eventi mondani.
Per l’arredamento sono stati scelti i piallacci Tabu, dalla collezione NEWOOD MN.03.004 per la pavimentazione, un colore dalle venature scure e chiare che contrastano con le pareti (CALEIDOSISTEM Z9.053), dove le venature leggermente più chiare rendono l’ambiente caldo e confortevole.
La sensazione che si riceve entrando nel locale è di comfort, calore e relax, esattamente la percezione che l’azienda vuole dare ai dipendenti in una stanza dedicata al riposo, adibita per eventi post lavoro ed avvenimenti speciali organizzati per l’azienda.

La lounge è arredata con comode poltrone imbottite, riviste da leggere o sfogliare, televisore e un’ampia zona bar, dove rinfrescarsi, chiacchierare, e dove il design fa da protagonista.
La zona è interamente illuminata con luci di tendenza, soft e accoglienti che scaldano e sottolineano le linee morbide ma decise della struttura, e dove, come completamento dell’architettura, è stato scelto il materiale TABU che contribuisce a creare un ambiente gradevole e rilassante.
L’entrata accoglie i visitatori con delle porte rosse, che richiamano alcune zone dove è stato scelto l’abbinamento di poltrone con luci neon rosse che contrastano con tavolini ricoperti da legno TABU, dalle venature marroni e panna.
E’ stata inoltre creata un’ampia zona bar, dove poter gustare cocktail o scaldarsi con bevande dal freddo di Berlino, dove ancora una volta i piallacci NEWOOD si fanno notare per la loro comodità, per il loro essere “semplici” ma ugualmente nobili, caratteristica insita di un materiale quale è il legno.

La lounge, nata per i momenti di relax dei dipendenti dell’azienda Coca Cola, è sita, forse non casualmente, nella zona centrale di Berlino, vicina all’elegante “quinta strada”, la Friedrichstraße; famosa per essere una delle zone più chic della città, rinata sulle rovine della guerra, è una parte della città che è stata sapientemente usata per esporre le invenzioni di alcuni dei maggiori architetti contemporanei: da Oswald Mathias Ungers a Peter Eisenman, da Philip Johnson a Pei, Cobb, Freed & Partners, da Jean Nouvel a Josef Paul Kleihues, all’ italiano Vittorio Magnano Lampugnani.
La “quinta strada” berlinese è una zona che vive, che non smette di pulsare, ingoia e sospinge fuori dalle sue arcate scintillanti l’ininterrotto fiume di gente che lavora e passeggia, fa compere o perde tempo, si incontra o si perde.

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