Costruzioni/ S&P: in Italia -21% nuove abitazioni in 2007-2010

Per la penisola l’agenzia di rating prevede una contrazione del 21% sulla media del quadriennio in corso per questa componente chiave del settore immobiliare.
Guardando all’Ue “complessivamente le prospettive di breve termine appaiono fosche – avverte Izabela Listowska, analista di S&P – a causa di crescenti scorte di magazzino, unità abitative invendute, basse possibilità di acquisto e modesta crescita economica.
Inoltre – prosegue – le attuali turbolenze di mercato hanno determinato una stretta delle condizioni di credito, che dovrebbero ostacolare ulteriormente la ripresa del settore nel futuro prevedibile”.
La portata del rallentamento varia molto da paese a paese, i mercati colpiti più duramente – si legge su un comunicato dell’agenzia – saranno quelli che negli anni passati hanno registrato i boom più vigorosi: Spagna, Italia, Danimarca e Irlanda. Sulla media del 2007-2010 S&P stima che in Italia si assisterà ad una contrazione del 21% sulle costruzioni di nuove abitazioni, dopo una crescita del 25% nel 2003-2006. In Spagna si registrerà un calo del 22% dopo un +25% del periodo precedente, in Danimarca meno 26% dopo un +103% e in Irlanda – si legge – meno 22% dopo un +28%.
“Dopo diversi anni di performance molto dinamiche – sottolinea la Listowska – i mercati delle nuove abitazioni hanno mostrato una inversione di tendenza nel 2007”. Una prospettiva che getta ombre su tutto l’immobiliare, considerato il forte peso di questo comparto.

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