Un progetto d’eccellenza a livello europeo: l’ospedale di Mestre

GEOPLAST

La prima pietra è stata posta il 20 Febbraio del 2004. L’Ospedale sarà consegnato a fine 2007 e sarà operativo dal 1° Gennaio 2008.
Ospiterà anche il padiglione della Banca degli Occhi del Veneto con il laboratorio delle cellule staminali dell’epitelio.
L’Ospedale farà di Mestre il naturale polo d’attrazione per gli utenti del bacino veneziano (300 mila) e provinciale (800 mila).

La filosofia del progetto
Il progetto firmato dagli architetti Alberto Altieri ed Emilio Ambasz si caratterizza per l’uso di vetro, acciaio e tanto verde per una sequenza dinamica di sorprese architettoniche.
Da un lato una vela di vetro, dall’altro giardini pensili su terrazze digradanti allegeriscono la struttura dell’ospedale che sarà immersa in un grande parco: 117.600 metri quadri “assorbiti” nell’area complessiva di 260 mila metri quadri.
La facciata trasparente a Sud e le terrazze a giardino sul lato Nord contribuiscono a mimetizzare nel paesaggio la forma affilata dell’ospedale senza creare shock visivi.
Un’area verde di 260 mila metri quadrati, con alberi, laghetti e colline, circonderà l’edificio che si sviluppa su dieci piani, di cui tre sono interrati per rendere l’impatto ambientale della struttura menno traumatico.

Il progetto
La funzione tradizionale della piazza, che si configura come un giardino interno con alberi, specchi d’acqua e luoghi di ritrovo, viene recuperata nella grande hall che raccoglie i visitatori, illuminata dalla luce della vetrata sud.
Contribuisce ad un approccio graduale all’ambiente ospedaliero, fornendo una serie di servizi.
Scale mobili ed ascensori introducono agli ambulatori e alle degenze dei piani superiori.
– Sotterraneo. Servizi logistici e parcheggi.
– Piano Terreno. Una piazza-giardino illuminata dalla luce che entra dalla vela di vetro condurrà alla hall da cui scale, ascensori e scale mobili muoveranno in tutte le direzioni. Pronto soccorso, 16 sale operatorie, una piastra per il day surgey con altre 4 sale, radiologia, rianimazione.
– Primo Piano. Ambulatori e day hospital.
– Secondo Piano. Uffici direzione sanitaria.
– III, IV, V, VI, VII Piano, Reparti. I posti letto saranno 680, 35 dializzati e 20 culle, divisi in 350 stanze, a due letti ed alcune a un letto, con servizi igienici propri.
La grande vetrata fonoassorbente avrà un effetto filtro anti-rumore per le degenze esposte a sud.
– Esterno. L’area ospedaliera ospiterà una struttura ad anfiteatro per servizi vari e un padiglione con il laboratorio per la ricerca sulle cellule staminali collegato alla banca degli Occhi.
– Accessori. Negozi, bar, ristorante/mensa, sala convegni.
– I Parcheggi. Il blocco parcheggi, antistante l’ospedale, si sviluppa su 3 piani. Uno per il personale (535 posti) e due per visitatori (557 posti). Un sistema di scale mobili e ascensori consente di raggiungere l’ambiente ospedaliero.
Nell’area sud-est dell’ospedale sorgerà la sede della Banca degli Occhi del Veneto, prima in Europa per il numero di cornee raccolte e distribuite, e il Centro di ricerca sulle cellule staminali epiteliali. Il laboratorio, nato dalla collaborazione di Banca degli Occhi, Regione Veneto e ULSS 12 veneziana, sarà in grado di di potenziare il servizio, erogato per primo al mondo, di distribuizione delle cellule staminali corneali per tutti quei pazienti affetti da patologie fino a poco tempo fa incurabili. Il padiglione avrà una superficie di 5 mila metri quadrati e un volume totale di 22 mila metri cubi.

I Laghetti
All’interno dell’area verde che circonda l’ospedale è prevista la realizzazione di due laghetti.
Il primo vicino all’eliporto e al pronto soccorso. Il secondo in prossimità dell’ingresso dell’edificio ospedaliero.
Non sono solamente un elemento paesaggistico, ma un’importante riserva idrica antincendio.

Cantiere
500.000 mc movimenti di materia
100.000 mc di calcestruzzo
15.000.000 Kg di acciaio
16.000 mq di superfici vetrate
1.000.000 di metri di cavi elettrici
250 operai al lavoro al giorno nei periodi di punta.

I riconoscimenti
Finlombardia, la finanziaria della Regione Lombardia, ha attribuito la palma del maggiore e più completo investimento in Italia al project financing sanitario per il nuovo ospedale di Mestre.
Regione Veneto e Ulss 12 hanno impiegato 18 mesi per dare il via libera al progetto dell’ospedale un tempo giudicato dalle società di valutazione come il migliore d’Europa.
Successivamente alla sottoscrizione dei contratti finanziari, due importanti riviste specializzate hanno riconosciuto il Progetto “Mestre Hospital” miglior Project Finance a livello europeo.

L’ospedale di Mestre e Geoplast
In questo ambizioso progetto Geoplast, azienda specializzata nella produzione di moduli per vespai aerati, coperture ventilate, griglie per prati armati, si è inserita con la fornitura di 13.000 mq di Geodrein per la realizzazione dei giardini pensili e di 5.600 mq di Geoflor per la carrabilità delle aree di accesso dei mezzi di soccorso dei Vigili del Fuoco.

Geodrein è la soluzione più moderna contro la continua cementificazione delle città e rappresenta un aiuto indispensabile per la realizzazione di giardini pensili.
Permette la realizzazione di giardini pensili in sicurezza senza il timore di danneggiare le impermeabilizzazioni, e con garanzie di riuscita del giardino.
Vantaggi di un giardino pensile con Geodrein:
– ha un’elevata resistenza a compressione pari a 6000 Kg/m2 in grado di sopportare il carico anche di piccoli mezzi meccanici (quali miniescavatori, piccole pale gommate ecc…).
– Accumulo d’acqua pari a circa 20 lt/m2 (in funzione dei materiali usati per il riempimento).
– Deflusso forzato attraverso 500 fori/m2 per un totale di 1144 cm2 di superficie drenante per metro quadrato.
– Piedini d’appoggio arrotondati per una posa diretta sulla guaina di impermeabilizzazione senza provocare alcun danno.
– Grazie alla sua conformazione Geodrein autoregola il drenaggio, l’irrigazione e l’areazione.
– Velocità di posa in opera grazie al suo aggancio a doppia azione.

Geoflor è un prodotto realizzato con materiali plastici riciclati.
Geoflor è una griglia adatta per trasformare il prato in un parcheggio o in un vialetto d’ingresso, senza la preparazione di alcun sottofondo particolare;costituire parcheggi inerbiti con speciali substrati portanti.
Il prodotto è realizzato in PE LD (polietilene bassa densità) stabile ai raggi UV, materiale conosciuto per le sue notevoli doti di elasticità, questa caratteristica permette a Geoflor di adattarsi a qualsiasi tipo di terreno, e di dare un’ottima stabilità alla superficie anche in caso di forti escursioni termiche.
Geoflor alto solo 24 mm viene appoggiato sopra il prato già esistente o appena fatto e questo consente di proteggere il manto erboso dalle sollecitazioni provocate dal transito di autoveicoli o dalla loro sosta, ma allo stesso tempo non pone nessun ostacolo alla crescita dell’erba evitando la compressione delle radici.
Geoflor è leggero, facilita la movimentazione in cantiere, è facile da posare grazie al suo aggancio dall’alto.
Vantaggi tecnici nell’utilizzo del Geoflor
– Protezione del manto erboso
– Riduzione dei costi di posa rispetto ai sistemi alternativi
– Può essere sollevato anche a distanza di tempo per poter usufruire nuovamente del prato oppure per arieggiare e trattare il manto erboso.
– Si può posare anche su prati già fatti senza dover preparare nessun sottofondo grazie alla sua elasticità e all’aggancio che collega una griglia con l’altra.
– Geoflor si può usare come protezione provvisoria del prato nel caso di manifestazioni sportive, fiere, concerti, sagre di paese, o feste in genere su qualsiasi superficie (campi sportivi o campi agricoli) come parcheggio senza peraltro rovinare il manto erboso.

Per ulteriori informazioni
www.nuovospedalemestre.it

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