Casa trentina di 7 piani in legno sfida i terremoti giapponesi

Per la prima volta al mondo un edificio di legno di sette piani e 24 metri di altezza, realizzato in Trentino, sarà sottoposto oggi a Miki, in Giappone, alla simulazione di un terremoto catastrofico come quello che nel 1995 distrusse la grande città di Kobe.
Mai sinora un palazzo interamente di legno e di queste dimensioni era stato sottoposto ai rigorosi test sismici giapponesi, punto di riferimento della comunità scientifica internazionale.
L'evento permetterà ad un progetto di ricerca tutto italiano di anticipare sul tempo analoghi tentativi in atto in Giappone e negli Stati Uniti (il prossimo anno gli americani sottoporranno a un test sismico un edificio di legno di sei piani), paesi con un territorio ricco di aree classificate ad alto rischio sismico e che impiegano tradizionalmente il legno come materiale per l'edilizia, al punto che le case di legno costituiscono rispettivamente il 50 e l'80 per cento delle abitazioni.
L'esperimento rappresenta la punta di diamante del progetto Sofie (Sistema Costruttivo Fiemme).
È nato in collaborazione tra l'Ivalsa del Consiglio Nazionale delle Ricerche e la Provincia autonoma di Trento, per dimostrare definitivamente l'assoluta affidabilità e sicurezza del legno come materiale per l'edilizia come valida alternativa ai metodi costruttivi tradizionali, in acciaio o cemento armato.
Ma anche un'alternativa economica, visto che, a parità di costi, le prestazioni e i rendimenti sono migliori con il valore aggiunto in termini di comfort abitativo, rappresentato dal risparmio energetico e rispetto per l'ambiente.
Il test segue un'analoga prova condotta nel luglio 2006, sempre in Giappone, su una casa trentina in legno di tre piani, ma anche con una simulazione di incendio su un'identica abitazione, che riuscì a conservare intatte le sue proprietà meccaniche e inalterata la propria struttura portante dopo oltre un'ora di fuoco.
Il test sull'edificio di sette piani si terrà domani a Miki, una cittadina a qualche decina di chilometri a nord di Kobe, nella regione del Kansai e precisamente nella prefettura di Hyogo.
Nel 1995 fu teatro di uno dei più violenti terremoti degli ultimi cinquant'anni, sicuramente il più grave disastro naturale in Giappone dal dopoguerra a oggi.
Oltre a causare ingenti danni a strade ed edifici, il sisma, di magnitudo 7,2, provocò la morte di più di seimila persone e colse la regione completamente impreparata ad affrontare un cataclisma di simili dimensioni.
E' anche per un motivo simbolico, dunque, che nel 1999 si decise di costruire proprio a Miki la piattaforma sismica sperimentale più grande del mondo (chiamata E-Defense, dove la lettera E sta per Earth, terra), in grado di riprodurre qualsiasi terremoto, anche di elevatissima magnitudo. Su questa piattaforma è stata eretta una palazzina di legno di sette piani e 24 metri di altezza, che sarà sottoposta alla stessa onda sismica che dodici anni or sono sconvolse la regione.
L'edificio è frutto di studi durati cinque anni ed è costruito interamente in legno (oltre 250 metri cubi di legname): pannelli di legno massiccio di spessore tra i 5 e i 30 centimetri incollati a strati incrociati, secondo il sistema costruttivo X-Lam, tecnica sperimentata una decina d'anni fa in Germania ma sviluppata e perfezionata in Italia. Un'ipotesi inconcepibile fino a qualche tempo fa, se si pensa che in zona sismica le costruzioni di legno erano ritenute pericolose e venivano per lo più sconsigliate.

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