Nasce il progetto Archimede

Frutto della collaborazione tra Enel ed Enea, il Progetto Archimede consente di applicare, per la prima volta nel mondo, l’integrazione tra un ciclo combinato a gas e un impianto solare termodinamico.
Utilizzando una tecnologia innovativa ed esclusiva, elaborata da Enea, Archimede produce energia elettrica dal Sole in maniera costante.
Il primo impianto sorgerà presso la centrale Enel di Priolo Gargallo in provincia di Siracusa. L’investimento complessivo per la realizzazione del progetto é di oltre 40 milioni di euro. L’entrata in esercizio, una volta completato l’iter autorizzativo, è prevista entro il 2009.
Verrà realizzato subito un modulo da 5 Megawatt e consentirà di produrre energia elettrica aggiuntiva di fonte solare capace di soddisfare il fabbisogno annuale di 4.500 famiglie.
Un campo solare composto da 360 specchi (collettori parabolici) concentrerà la luce del Sole su tubazioni percorse da un nuovo fluido a base di sali che ha la proprietà di accumulare il calore. Ciò renderà disponibile calore ad alta temperatura in ogni momento della giornata e in qualsiasi condizione meteorologica. In questo modo sono superati i problemi tipici delle fonti energetiche rinnovabili. L’energia termica così raccolta produce vapore ad alta pressione che, convogliato nelle turbine della centrale, incrementa la produzione di energia elettrica. Questo riduce il consumo di combustibili fossili migliorando, di conseguenza, le prestazioni ambientali.
Il Progetto Archimede, infatti, consente un risparmio di 12.500 tonnellate di petrolio e, soprattutto, minori emissioni di anidride carbonica per 401mila tonnellate all’anno. Il nuovo impianto, in più, consente di produrre energia elettrica aggiuntiva da fonte solare capace di soddisfare il fabbisogno di una città di ventimila abitanti. Secondo Paolo Scaroni, amministratore delegato di Enel, “a Priolo si celebra il matrimonio tra le migliori tecnologie di oggi e le innovazioni del futuro. Enel vuol svolgere questa funzione di ponte e di catalizzatore per permettere anche ai progetti più avveniristici di realizzarsi, integrandoli in un contesto industriale. Produrre a costi competitivi, nel rispetto dell’ambiente – ha concluso Scaroni – è la sfida: il piano di riconversioni del parco centrali di Enel, l’impegno della Società nella ricerca e la collaborazione con l’Enea vanno in questa direzione”.
Sfida raccolta e rilanciata da Carlo Rubbia, presidente dell’Enea, secondo il quale “la produzione di grandi quantità di energia pulita, continuamente disponibile e a costi confrontabili con quella dei fossili rappresenta un reale salto tecnologico che permetterà, se utilizzata in scala adeguata, di contribuire in modo determinante ad una maggiore indipendenza energetica e alla riduzione dei gas serra, in particolare per le aree ad alta insolazione come le regioni del Sud del nostro Paese”.
A firmare l’accordo il direttore della Divisione generazione ed energy management Enel, Sandro Fontecedro e il presidente dell’Enea Luigi Paganetto, alla presenza del ministro dell’ Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio.

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