Edilizia, rappresenta il 47,2% degli investimenti fissi del Paese

E’ quanto emerge dal primo rapporto sull’industria delle costruzioni in Italia e in Lombardia realizzato da Ance Lombardia-Centredil.
Considerevoli anche i dati riguardanti l’occupazione: nel settore lavorano infatti 1.913.000 persone, pari al 27,6% degli occupati dell’industria e all’8,5% della totalità dei lavoratori.
Ugualmente rilevante il ruolo del settore in Lombardia. Nella Regione gli investimenti in costruzioni rappresentano il 7,7% del Pil e negli ultimi otto anni (1999-2006) sono cresciuti del 24,2%, a fronte di un aumento del Pil del 9,6%. Il settore ha inoltre sostenuto i livelli occupazionali della Regione: tra il 1999 e il 2006 gli occupati nelle costruzioni sono aumentati del 36,4%, a fronte di un aumento occupazionale complessivo regionale del 14,6%.
Da segnalare la contestuale riduzione dell’incidenza del lavoro sommerso nel settore: secondo stime Istat, nella Regione la percentuale di lavoro irregolare è passata dal 9,9% del 1998 al 3,7% del 2003 e il tasso di irregolarità risulta più basso rispetto a molte altre regioni italiane. Nel 2006 gli investimenti nel settore delle costruzioni hanno raggiunto i 23.924 milioni di euro, con un incremento sul 2005 dell’1,0% in termini reali.
A guidare la crescita, pur rallentata rispetto al passato, sono l’edilizia abitativa (+2,1%) e quella non residenziale privata (+0,9%), mentre diminuiscono i livelli produttivi nelle opere pubbliche (-2,5%). Rilevante il contributo delle ristrutturazioni, favorito dalle agevolazioni fiscali: in Lombardia si ricorre in misura maggiore (16%) rispetto alla media nazionale (13%) grazie alla maggiore vetustà degli immobili.
Per il 2007 Ance Lombardia stima un aumento dei livelli produttivi del settore delle costruzioni dello 0,9%. La crescita, lievemente inferiore a quella del 2006, sarà ancora da attribuire all’edilizia privata: in particolare continueranno a crescere i livelli di attività della nuova edilizia abitativa, che saranno caratterizzati da un tasso di crescita reale (0,5%) sensibilmente più contenuto rispetto a quello dell’anno precedente (2,3%).
Per gli investimenti in riqualificazione del patrimonio abitativo si stima un incremento del 2,2%, per i fabbricati non residenziali, destinati ad attività economiche, solo uno 0,6% in più. Prospettive preoccupanti invece per l’evoluzione dei volumi produttivi delle opere pubbliche: in termini reali resteranno stazionari.

Consiglia questa notizia ai tuoi amici

Commenta questa notizia



Categoria notizia

MERCATO

Le ultime notizie sull’argomento