Agli Uffizi partono i lavori attesi da 40 anni

Da oggi l’area più affollata e ammirata del centro di Firenze, quella degli Uffizi, diventa un grande cantiere e lo resterà per quattro-cinque anni.
I due milioni di visitatori attesi per questo 2007 sono avvertiti.
La galleria più amata d’Italia cambia in modo radicale, anzi raddoppia. Gli spazi espositivi che ora occupano 8.100 metri quadrati diventano 12.900, nascono un ristorante e una caffetteria, bagni e salotti di accoglienza.

Scavi
Il piazzale degli Uffizi, il lungo rettangolo che da Palazzo Vecchio arriva sulla riva dell’Arno, è occupato da palizzate che dall’angolo della Loggia dei Lanzi arrivano fino a via Lambertesca, riducendo di un terzo lo spazio del piazzale. Altre impalcature saranno alzate anche sui lati più vicini all’Arno e nelle vicinanze dell’unica uscita del complesso.
E proprio qui, sull’antico slargo detto piazza del Grano, è in arrivo un’enorme gru, alta 50 metri, per la quale è stata necessaria una potente piattaforma. La gemella sarà montata nei prossimi mesi.
È solo l’inizio di quello che sarà lo stravolgimento imposto da un progetto che, tra discussioni tecniche, interventi politici, dibattiti culturali, è in discussione da una decina di anni e atteso da quaranta.
Saranno necessari scavi sotterranei imponenti e demolizioni di strutture. Inevitabili chiusure temporanee e addirittura trasformazioni essenziali di sale frequentatissime, anche se per ora non sono note date precise su quando non saranno visitabili e sull’ eventuale spostamento di opere d’arte.

Costi
Il progetto, appaltato per 29 milioni di euro, sarà seguito da un consorzio bolognese di dieci imprese che farà il lavoro preparatorio della società Sinter, diretta dall’ingegner Alessandro Chimenti.
È un lavoro che coinvolge le responsabilità di personaggi di primo piano come la soprintendente ai beni ambientali Paola Grifoni, direttore dei lavori, e dell’architetto Adolfo Natalini.
Ed è proprio una parte essenziale del progetto, studiata da Natalini a suscitare oggi opposizioni anche all’interno del team. Ma i lavori sono al via, necessari per ingrandire gli spazi espositivi, migliorare i servizi, rifare gli impianti elettrici e idraulici ormai troppo vecchi. Tra i punti dolenti dell’intero progetto, con opposizioni da più parti, sono scale e ascensori.
La scala nuova del settore orientale dovrà avere la sua base nell’antichissima chiesa di S. Pier Scheraggio, amata e frequentata fin dal Mille da persone come Dante e Boccaccio, mentre il blocco salita e discesa dell’ala ovest investe addirittura la base della Loggia dei Lanzi, il museo all’aperto più famoso al mondo. Per costruire bisogna attaccare pietre sacrosante, intoccabili.
Le perplessità arrivano dagli stessi ambienti delle Sovrintendenze.
Si sono mossi storici e archeologi per lamentare la mancanza di consultazioni specifiche sul sottosuolo, messo già in discussione dal rilanciato programma di costruzione della Loggia Isozaki, da anni al centro di polemiche.
Si farà, dicono. Ma il progetto va rivisto e i lavori non fanno parte di questo appalto.

Sale
Altro punto contestato sono le ristrutturazioni delle sale Botticelli e Leonardo, affollatissime e poco illuminate. I lavori prevedono di inserire vetrate sotto le capriate, così da permettere ai milioni di visitatori di ammirare la Primavera del Botticelli o l’Annunciazione di Leonardo con luce naturale e diretta. L’idea suscita perplessità e opposizioni.
Come pure il piano che saloni famosi come quello del Botticelli non si presenteranno con il classico bianco calce, ma, assai probabilmente, con un rinnovato color celeste.

Fonte www.corriere.it

Consiglia questa notizia ai tuoi amici

Commenta questa notizia



Categoria notizia

EDILTREND, MERCATO

Le ultime notizie sull’argomento