Acustica e sostenibilità: le Cooperative aderenti a Federabitazione ne hanno parlano in un Seminario di studi organizzato a Como da CasaQualità.

In questi ultimi anni nel mondo della progettazione e della produzione edilizia sta crescendo l’attenzione per le procedure di certificazione della qualità del “prodotto casa” e in particolare nei confronti delle tematiche energetiche ed acustiche.
L’attenzione per gli aspetti energetici è senz’altro dovuta alla recente evoluzione del quadro normativo, mentre per quelli acustici alla maggiore sensibilizzazione dell’utenza, anche se la normativa che regola la materia ha più di dieci anni e la sua applicazione è stata finora in gran parte disattesa.
Di fronte all’obbligo di fornire garanzie agli acquirenti degli alloggi sul rispetto dei requisiti previsti dalle normative vigenti, gli operatori del settore, ivi comprese le Cooperative di Abitazione, sono chiamati ad adottare adeguate ed efficaci soluzioni tecniche ed operative.
Queste le motivazioni che hanno spinto Federabitazione e CasaQualità, in collaborazione con Federabitazione Lombardia, COVERD e ICMQ, a organizzare un Seminario di studi sul tema “Acustica nell’edilizia e marcatura CE per prodotti da costruzione”.
All’iniziativa hanno preso parte dirigenti e tecnici di Cooperative e Consorzi di Abitazione; sono intervenuti in qualità di relatori rappresentanti del Ministero dell’Ambiente, esperti di Società ed Enti operanti nel settore dell’acustica, della certificazione e della marcatura CE per prodotti da costruzione.
Le tre sessioni del seminario sono state presiedute da Franco Volpe, Vice Presidente Federabitazione; Claudio Lovera, Presidente Consorzio Nazionale CasaQualità; Alessandro Maggioni, Presidente Federabitazione Lombardia.
I lavori del Seminario si sono aperti con una sintetica illustrazione dell’evoluzione normativa riguardante l’acustica nel settore edilizio, da parte di Nazareno Penna del Ministero Ambiente e di Marco Raimondi, Responsabile della Divisione Acustica COVERD.
In seguito Andrea Pagnoni, Massimo Murgioni e Emilio Capra, esperti in acustica ambientale, hanno evidenziato la multiscalarità dell’approccio richiesto, introducendo informazioni progettuali e realizzative, nonché soluzioni tecniche per il rispetto del DPCM 5.12.97 (“Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici”).
Gli interventi hanno in particolare rilevato l’importanza della preventiva analisi del sito per un’analitica valutazione previsionale del clima acustico, prima di ogni altra valutazione a scala edilizia.
La tematica dei requisiti acustici passivi degli edifici è stata affrontata attraverso l’illustrazione delle prestazioni acustiche di diverse componenti edilizie e presentando le soluzioni e le modalità operative più efficaci per assicurare il rispetto della normativa vigente.
Nel corso del Seminario Alessandro Gandini di ICMQ, ha presentato le modalità operative di certificazione del benessere acustico secondo lo schema di certificazione “Sistema Edificio”. Dopo una sintetica presentazione dello schema di certificazione della qualità ambientale degli edifici predisposto da ICMQ, sono state illustrate le modalità di certificazione del benessere acustico. Infine, l’intervento si è concluso con una interessante presentazione delle prime esperienze di certificazione, unitamente ad un quadro delle criticità operative riscontrate.
Nell’ambito degli interventi programmati, sono state presentate due esperienze di realizzazioni Cooperative, “attente” al clima acustico.
La prima, presentata da Marco Raimondi, ha riguardato un intervento in corso di realizzazione a Milano, eseguito dal Consorzio CCL, mentre, la seconda, presentata da Alain Lusardi, le realizzazioni del Progetto “SHE: abitare sostenibile in Europa”, coordinato da Federabitazione Europe – Confcooperative ed in parte finanziato dalla Commissione Europea.
Durante la presentazione di alcuni casi-studio in corso di realizzazione in Italia, è stato evidenziato come l’approccio sostenibile richieda, per essere applicato all’edilizia corrente, un concreto e profondo cambiamento nelle prassi e nei comportamenti di tutti gli operatori del processo edilizio e l’elaborazione di un nuovo approccio legato al rispetto di alcuni principi; tra questi: l’attenzione agli abitanti e al luogo; l’estensione della valutazione di sostenibilità nello spazio e nel tempo, oltre il
luogo di realizzazione dell’intervento e oltre la fase esecutiva; l’interdisciplinarietà nell’affrontare gli aspetti ambientali, sociali ed economici dell’iniziativa ed infine l’indirizzo e il controllo del processo edilizio attraverso l’utilizzo di strumenti metodologici e operativi in relazione agli obiettivi generali e specifici dell’intervento sostenibile.
E’ stato infine rimarcato come l’impegno di Federabitazione in questi ultimi anni sia stato proprio quello di avviare questo processo culturale nel settore dell’edilizia sociale sostenibile (anche attraverso l’attivazione della Rete delle Cooperative per l’Abitare Sostenibile), dimostrando tra l’altro che la responsabilizzazione ambientale può diventare il futuro dell’economia, e l’economia il futuro della responsabilizzazione ambientale.
In questo contesto è stato evidenziato come la costruzione di una casa sana e vivibile, attenta all’ambiente e al risparmio energetico non è più un lusso per pochi o un’utopia del prossimo millennio ma una realtà alla portata di tutti.
Cosi, anche in Italia, forse complice il rischio black out e la crescente responsabilizzazione ambientale degli operatori del settore e degli abitanti, il mattone si tinge sempre più di verde e la casa ecologica prende piede nel cuore del mercato immobiliare.
La sessione degli interventi tecnici si è conclusa con l’intervento di Roberto Garbuglio di ICMQ, che ha illustrato gli obiettivi e le ricadute operative per gli operatori del settore della Marcatura CE dei prodotti da costruzione.
A conclusione del Seminario, Alessandro Maggioni, Presidente di Federabitazione Lombardia, ha rilevato come in questi ultimi anni il movimento delle Cooperative di Abitazione si sia posto come elemento trainante e attore strategico nella trasformazione urbana e soprattutto dei modi di progettare e realizzare iniziative volte a dare una risposta sociale alle esigenze rappresentate dalle comunità locali, in un costante dialogo con i cittadini e le amministrazioni locali.
Maggioni ha infine rimarcato l’importanza di proseguire ad internalizzare le numerose e preziose esperienze realizzate dalle Cooperative aderenti a Federabitazione, di rafforzare il ruolo sociale della Cooperazione di Abitazione, adeguandolo al nuovo contesto e considerando gli aspetti sociali, economici ed ambientali degli interventi realizzati nel quadro complessivo dello sviluppo sostenibile.

Seminario svoltosi il 26 luglio 2006 a Como
Organizzato dal Consorzio Nazionale CasaQualità
www.casaqualita.it

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