Ipotesi di progetto per la Piramide del Louvre

Il Louvre vittima del suo successo? Sembrerebbe di sì. La piramide di vetro non ce la fa più a contenere i milioni di visitatori che vengono da tutto il mondo per vedere lei e la Gioconda.
Così il suo architetto, l’americano di origini cinesi, Ieoh Ming Pei è di ritorno a Parigi per vedere quello che si può fare.
Pei l’aveva progettata come ambiente di accoglienza per 4 milioni di visitatori l’anno.
Nel 2005, i visitatori sono saliti a 7,5 milioni l’anno e se ne prevedono 9 per il 2010.
Inaugurata nel 1989, la bella piramide rischia così di esplodere.
Entro settembre verranno dunque proposte delle soluzioni possibili di spazio ed organizzative per meglio gestire il flusso di visitatori.
Il tutto evidentemente nel rispetto dell’architettura dei luoghi.
Al tempo stesso, poi, bisogna risolvere dei problemi funzionali complessi, preservare la qualità dello spazio, e soprattutto l’aspetto della Cour Napoleon.
Se si guardano gli elementi che occupano questo spazio, lo squilibrio tra certe parti quasi vuote, il via vai inutile del pubblico tra la biglietteria, i vestiari e il box informazioni, totalmente inadatto ai bisogni attuali del museo, è chiaro che bisogna trovare una soluzione.
Ma l’intervento di Pei, visti i suoi 89 anni, si fermerà a delle ipotesi di progetto.
Per adesso però, secondo quanto ha dichiarato il presidente del museo Henri Loyrette, ancora nessun budget è previsto in questo senso.

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