I materiali lapidei come elementi caratterizzanti il paesaggio urbano

“Essendo le pietre la materia delle fabbriche, la cognizione d’esse non è solamente utile, ma necessaria all’architettura, dove ogn’artefice deve cognoscerbene la materia della quale si serve”.
Le parole di Agostino del Riccio, nella sua Istoria delle Pietre (fine XVI sec.) già mettevano ben in luce l’importanza della conoscenza dei materiali per un loro corretto utilizzo.
La varietà geologica, infatti, e la conseguente disponibilità di litotipiche contraddistingue il territorio italiano, ha permesso un grande uso della pietra nell’architettura (pietra da muro, pietra da rivestimento, pietra da decorazione).
Non si devono poi trascurare i materiali artificiali come il cotto e gli stucchi, ottenuti attraverso lavorazioni sapienti di materiali naturali da parte di manovalanze specifiche.
Il paesaggio urbano è stato marcato in modo duraturo dalla presenza di moltissimi materiali lapidei che hanno reso le città diverse l’una dall’altra, come già JohnRuskinebbe modo di sottolineare nel suo testo:“The style of a nationalarchitecturemayevidentlydepend, in a greatmeasure, uponthe nature of the rocksof the country”,(Stonein Venice, 1851).
In questo quadro la conoscenza scientifica dei materiali utilizzati nell’architettura assume un’importanza primaria nel campo della conservazione dei Beni Culturali.
Con questo seminario “I materiali lapidei come elementi caratterizzanti il paesaggio urbano” che si terrà a Firenze il 23 marzo prossimo, si intendono illustrare alcuni aspetti emersi dallo studio delle specifiche realtà regionali in termini di materiali, impieghi, degrado e ambiente urbano.

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