Case: al Sud prezzi in aumento

Nel secondo semestre dell’anno, Palermo ha visto salire il valore dell’immobile rispetto a 12 mesi prima tenendo conto delle compravendite concluse da 500 agenzie del 10,8% mentre Napoli è cresciuta del 7,5 per cento.
Anche Bari con il 5% si posizionata sopra la media delle prime dieci città italiane in cui l’aumento delle quotazioni è stato del 4,7 per cento.
Napoli è anche la città italiana dove le compravendite sono più veloci: dal momento del contratto con l’agenzia per la vendita del bene al compromesso passano 87 giorni rispetto a una media di 117 giorni.
A livello nazionale il rallentamento nella crescita dei prezzi delle case, su base annuale, c`è stato, anche se molto lieve. «Per i prossimi mesi – spiega Guido Lodigiani, responsabile dell’Ufficio studi Tecnocasa – ci aspettiamo un andamento sicuramente “riflessivo”, acquirenti attenti e selettivi nelle scelte, in un contesto di difesa del valore reale degli immobili.
Dovrebbero comportarsi meglio gli immobili collocati in zone semicentrali e periferiche, con caratteristiche medie ed economiche mentre è più difficile la tenuta del valore per i “top prices”.
Da non sottovalutare i piccoli Comuni dell’hinterland e i capoluoghi di provincia a misura d’uomo, che hanno sicuramente uno spazio di valorizzazione superiore”.
Altri acquisti consigliati sono gli appartamenti in piccoli tagli in quartieri e zone che vantano la presenza di facoltà universitarie o in aree anche periferiche, interessate da interventi di recupero urbanistico.
Semaforo verde anche per i grandi tagli da ristrutturare e successivamente frazionare, in zone residenziali semicentrali e ben servite.
Sia a Roma sia a Milano i prezzi delle case su base annua aumentano sempre meno: nella capitale del 9% nel capoluogo lombardo del 4,7 per cento.
A Roma le zone che sono cresciute di più sono rispettivamente via Nazionale e l’area del Pantheon anche se la migliore performance immobiliare è stata registrata nella macrozona di Villa Ada-Monte Sacro le cui quotazioni nel secondo semestre dell’anno sono cresciute dell’8,4 per cento.
Si conferma invece stabile il mercato locativo, che a livello nazionale fa segnare un +1,6% semestrale per i canoni dei bilocali, che si riduce a +1,1% nel caso dei trilocali. “Per quel che riguarda invece i tassi di interesse – conclude Lodigiani – il recente rialzo della Bce di 25 “basis point” a marzo, non dovrebbe incidere in misura rilevante sul settore.
Su un mutuo dell’importo di 150mila euro della durata di 25 anni l’aumento della rata mensile sarà solo di 20 euro”.

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