Riprende la domanda interna di tecnologie per il legno (+ 15,4%)

Da ottobre a dicembre, infatti, gli ordini sono aumentati del 7,4 per cento rispetto allo stesso trimestre 2004, confermando la tendenza positiva già registrata nel trimestre precedente.
Secondo quanto emerso dall’analisi congiunturale diffusa oggi dall’ufficio studi di Acimall gli ordini dai mercati stranieri sono cresciuti del 5,1 per cento, a fronte di una eclatante crescita del mercato domestico (15,4 per cento) che giunge dopo un biennio di sofferenza.
Si tratta di un dato che va letto nella giusta luce, dal momento che l’Italia esporta oltre l’83 per cento della produzione del settore, ma che comunque lascia spazio a un maggiore ottimismo a proposito degli investimenti da parte dell’industria nazionale del mobile e del legno.
Per quanto riguarda l’andamento dei prezzi il 2005, secondo quanto segnalato dalle aziende del campione, si è concluso con un aumento pari all’1,4%, con una media di 2,6 mesi di produzione assicurata (dato aggiornato al 31 dicembre).
La parte qualitativa dell’indagine rivela che l’ultimo trimestre 2005 ha visto una produzione stazionaria secondo il 55 per cento delle imprese intervistate, in aumento per il 39 per cento e in diminuzione per il 6 per cento (saldo +33).
Le giacenze risultano stabili nel 71 per cento dei casi, in diminuzione nel 19 per cento e in crescita nel 10 per cento (saldo –9).
L’occupazione viene indicata stazionaria dal 77 per cento del campione, in diminuzione dal 16 per cento, in aumento dal 7 per cento (saldo –9).
Dalla indagine previsionale emerge un moderato ottimismo delle imprese per il futuro: gli ordini esteri cresceranno secondo il 19 per cento degli intervistati, rimarranno stabili per il 71 per cento e diminuiranno per il 10 per cento (saldo positivo +9).
Per il mercato interno il 77 per cento del campione prevede una situazione analoga all’attuale, una ripresa per il 20 per cento e una contrazione nel restante 3 per cento (saldo positivo +17).

Acimall – Associazione costruttori italiani di macchine e accessori per la lavorazione del legno – aderisce a Confindustria e rappresenta 215 imprese che realizzano il 90 per cento della produzione nazionale. Le tecnologie per il legno sono una delle eccellenze del “made in Italy”, forti di 12mila addetti, una produzione pari a 1,6 miliardi di euro e una quota export dell’83 per cento.

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