Chimica e materiali nel restauro. Principi, metodi di diagnosi ed applicazioni

Avrà inizio il prossimo 3 Febbraio e terminerà il 30 Giugno 2006 il corso organizzato dal Politecnico di Milano, Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “G. Natta”, dal Dipartimento di Architettura e Pianificazione (DIAP), dall’Istituto per la Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali – Sezione di Milano “Gino Bozza” e dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.
Conoscenze scientifiche, nuovi materiali e nuove tecnologie stanno interessando e modificando negli anni recenti il mondo del restauro e della conservazione del patrimonio culturale.
Questa trasformazione ha portato inevitabilmente al coinvolgimento di competenze, conoscenze e culture originariamente lontane da questo contesto, tra le quali spiccano in primo piano le conoscenze scientifiche.
La chimica, in particolare, risulta essere la disciplina “aliena” maggiormente coinvolta in questo settore.
L’analisi dei materiali caratteristici delle operazioni di restauro, la prevenzione del degrado, la conoscenza di nuovi prodotti offerti dal mercato per interventi di pulitura, protezione e consolidamento; l’informazione sulle tecniche diagnostiche e la possibilità di effettuare indagini non distruttive su manufatti, richiedono sempre più al restauratore, all’architetto, allo storico dell’arte ed a chiunque operi in questo affascinante settore, un bagaglio di conoscenze “chimico-fisiche” che, mediamente, non vengono acquisite all’interno dei percorsi di studio tradizionali.
Scopo di questo corso vuole essere quello di comunicare una serie di nozioni e concetti scientifici, espressamente indirizzati e calibrati alle esigenze del settore.
In particolare, l’obiettivo è quello di fornire gli strumenti necessari per una successiva comprensione della natura dei materiali coinvolti in ambito conservativo e delle tecniche di diagnosi più idonee al loro studio.
A tal fine, dopo una introduzione di base chimico-fisica, il corso intende addentrarsi nelle specifiche problematiche di alcuni materiali: lapidei, pittorici, cartacei, polimerici, e nell’esposizione delle potenzialità delle tecniche diagnostiche oggi maggiormente utilizzate per lo studio degli stessi.
Il corso intende offrire ai partecipanti l’opportunità di:
– acquisire una sensibilità chimico-fisica finalizzata alla comprensione delle problematiche del settore della conservazione;
– approfondire la conoscenza dei materiali vecchi e nuovi coinvolti nelle operazioni di restauro;
– conoscere le potenzialità delle tecniche diagnostiche applicate nel settore ed acquisire una capacità critica di valutazione dei dati forniti dalle stesse

Per ulteriori informazioni
www.chem.polimi.it/formazione/beniculturali

Per scaricare la brochure del corso in PDF
clicca qui

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