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Santiago Calatrava sara’ a Reggio Emilia giovedi’ 15 dicembre per un incontro aperto al pubblico sulle opere dell’Alta Velocita’. La lezione, dal titolo “La realizzazione di un’idea dal progetto al cantiere”, avra’ inzio alle ore 21.00 presso il Teatro Municipale Valli. Le principali opere legate all’Alta Velocità, progettate dall’architetto Calatrava, vengono realizzate a nord della città: la Stazione Mediopadana, tre ponti e il nuovo casello autostradale. L’area su cui sorgono si trova a nord della frazione di Mancasale. Qui sono già presenti l’Ente Fiera, lo stadio, il casello autostradale e il più grande distretto produttiva della città. Il collegamento tra l’area della nuova Stazione Mediopadana e il ramo nord della tangenziale è realizzato da TAV e ospita i tre grandi ponti. Proprio nei pressi della tangenziale e del ponte sud si trova lo svincolo del nuovo casello autostradale. Calatrava ha progettato per la Stazione Mediopadana una copertura del viadotto esistente che si sviluppa come una successione di onde per 450 metri parallelamente all’autostrada. A seconda del fronte le onde si alternano tra loro in fase o in opposizione di fase, generando un fronte quieto e uno più mosso. La copertura della Stazione è realizzata principalmente in acciaio ed è concepita come una struttura leggera. Sull’intera banchina viene applicata anche la copertura in vetro per proteggere i passeggeri. Nell’area antistante la Stazione viene realizzato un grande parcheggio di scambio. E’ su questo nodo intermodale che gravita anche una delle fermate della metropolitana di superficie Reggio – Bagnolo, attualmente in cantiere, che permette ai passeggeri di raggiungere la centrale Stazione FS di Reggio Emilia in pochi minuti. I ponti si susseguono ravvicinati da sud a nord: provenendo dalla tangenziale il primo sorge sulla rotatoria di svincolo del nuovo casello autostradale, il secondo attraversa Autostrada e la linea ad Alta Velocità, mentre il terzo si trova sulla rotatoria di svincolo per la nuova Stazione. Il ponte centrale ha una lunghezza di 220 metri che permettono lo scavalcamento in una sola campata dell’A1 e della linea AV; è un ponte strallato con un grande arco alto quasi 50 metri. Tutta la struttura è in acciaio verniciato di bianco, a meno delle spalle di appoggio che sono in cemento armato. L’impalcato stradale è largo complessivamente 26 metri ed è composto da due carreggiate separate con due corsie per senso di marcia, oltre alle piste ciclopedonali protette poste sulle estremità. A sorreggere il ponte è l’arco, tramite le cinquantotto coppie di cavi in acciaio, che va a scaricare il peso sulle spalle di appoggio. I ponti sulle rotatorie sud e nord completano l’intervento e sono quasi uguali, tranne qualche metro di lunghezza. Un arco centrale, alto 70 metri, sorregge l’impalcato stradale di quasi 180 metri di lunghezza e 15 di larghezza. Nei ponti laterali le careggiate hanno solo una corsia per senso di marcia. Ventisei coppie di stralli sostengono l’impalcato e trasmettono il carico all’arco. Anche la struttura di questi ponti è interamente in acciaio verniciato bianco. L’area su cui è in fase di realizzazione il nuovo casello autostradale si trova 700 metri più a nord dell’attuale, nei pressi del ponte sud, dalla cui rotatoria infatti si accede al casello. Calatrava ha progettato la copertura della struttura con una pensilina di 80 metri di lunghezza. Come i ponti anche quest’opera si compone di un cassone centrale a cui sono saldate 56 costole. La pensilina è sorretta dai due piloni laterali tramite gli stralli in acciaio. La forma della pensilina ricorda un arco rovesciato, e metaforicamente è da intendersi come una porta da e verso l’autostrada del Sole, principale arteria di collegamento tra Milano e Napoli. fonte: Comune di Reggio Emilia, Area Ingegneria e Gestione delle Infrastrutture, Unità di Progetto Alta Velocità www.km129.it Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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