Batimat a Parigi dal 7 al 12 novembre 2005

L’edizione 2005 di Batimat nasce sotto il segno dello sviluppo sostenibile, inteso come sfida principale per le costruzioni: essere capaci di rispondere al problema dell’esaurimento delle risorse energetiche classiche e del deterioramento dell’ambiente. È chiaramente anche fonte di opportunità per tutto il settore.
Infatti, lo sviluppo sostenibile applicato al concetto di costruzione sollecita:
– gli industriali a livello di metodologia di fabbricazione o a livello di sistemi di promozione
– gli imprenditori e commercianti per la realizzazione di cantieri nel rispetto dell’ambiente (gestione delle risorse locali, smaltimento dei rifiuti, impatto limitato durante la fase del cantiere)
– i committenti e la direzione lavori che devono ordinare, concepire e conservare lavori e spazi che garantiscano simultaneamente comodità individuale e rispetto del patrimonio collettivo.

In quest’ottica sono stati messi a punto diversi strumenti che permettono di definire e confermare se un progetto di costruzione risponde ai parametri di sviluppo sostenibile. Come la Leed americana, la Breeam inglese, la Casbee giapponese, anche la Francia ha sviluppato un criterio detto HQE (alta qualità ambientale). Ma queste check lists si prefiggono anche di promuovere la ricerca di soluzioni nuove adeguate allo sviluppo sostenibile (una parte sarà indicata nella guida delle 900 innovazioni pubblicata in occasione del salone).

Batimat, tradizionale riunione internazionale di professionisti della costruzione, mira così a contribuire significativamente ai progressi in questo settore.
Innanzitutto, i circa 480.000 visitatori attesi di cui quasi 80.000 internazionali e circa un terzo costituito da appaltatori e direttori lavori, scopriranno le offerte di 2.700 espositori provenienti da 47 paesi, e cercheranno, come di consueto, soluzioni pratiche per i loro progetti attuali o futuri.
D’altra parte, un certo numero di congressi e conferenze permetteranno di confrontare esperienze internazionali. I progettisti, ed in particolare gli architetti, saranno al centro di queste attività. Tra le altre:
– il programma europeo Lcc-Refurb sulla concezione sostenibile nella ristrutturazione degli d’edifici
– gli edifici ad energia positiva, che producono cioè più energia di quella che consumano
– l’accessibilità per le persone con mobilità ridotta e per le persone anziane attraverso 2 conferenze: “l’accessibilità in pratica” inerente il lavoro costruito e “dalla città al lavoro” che presenta politiche urbane globali
– gli esempi di “buildings that work” animati dalla ‘Intelligent Building Group’, associazione creata all’origine da rinomati architetti britannici
– il congresso “comodità e sicurezza: chiavi per un alloggio duraturo” organizzato dall’Associazione per lo sviluppo della Domotica e dell’Immotica.”

L’Unione internazionale degli architetti – UIA – interverrà anche per presentare i risultati dei suoi programmi di lavoro internazionale sulla formazione degli architetti inerente lo sviluppo sostenibile, l’architettura per tutti e l’integrazione delle energie rinnovabili.

Per informazioni:
www.batimat.com

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