Rofix ripristina il Garittone del Bastione di San Maurizio

DIAGNOSI
– Analisi della muratura
Per i lavori in facciata sono state effettuate le analisi della muratura, necessarie per lo svolgimento di un corretto ciclo di risanamento e restauro. Esse permettono di stabilire il grado di umidità di risalita e definiscono inoltre la tipologia e la quantita di sali presenti.
– Tipologia di sali
I sali che si riscontrano maggiormente sono i cloruri, i solfati ed i nitrati.
I sali nitrati sono i più aggressivi per l’intonaco proprio a causa della loro forza disgregativa (superiore a 400 N/mm2).
Essi si trovano essenzialmente nelle murature poste sotto il piano di campagna (cantine e seminterrati) e nelle murature esterne a livello della zoccolatura dell’edificio. Inoltre, nel caso del Garittone di San Maurizio si è verificata una circostanza assai anomala, legata alla rimozione della copertura dell’edificio in vista del rifacimento.
Nell’immediato sottotetto dell’edificio è stata rinvenuta una massiccia presenza di sali di nitrato a causa del deposito di rifiuti organici (guano di colombo, carcasse di piccoli animali ecc.): tale deposito, inzuppatosi di acqua piovana penetrata in assenza della copertura, si è decomposto, rilasciando i sali nitrati anche nella parte alta della muratura. Si sono quindi evidenziate le particolari efflorescenze saline tipiche della zoccolature di edifici storici.

INTERVENTI
Nella parte bassa dell’edificio (zoccolatura), è stato applicato il sistema di intonaci deumidificanti tipo Röfix RS 2. (Tale sistema è particolarmente indicato laddove vi sia una presenza massiccia di sali nitrati). Il ciclo è così composto:
a) Rinzaffo Röfix 671, da utilizzare con una copertura del 60%.
b) Intonaco antisale macroporoso Röfix 648 (spessore 1,5 cm) da applicare avendo cura di irruvidirne la superficie con una cazzuola dentata. (Il tempo di maturazione è di 10 giorni).
c) Intonaco deumidificante macroporoso Röfix 640 (nello spessore menimo di due centimetri)

Al di sopra della quota di due metri il sistema di intonaci prevede un ciclo a base di calce idraulica NHL5 e sabbia silicea:
a) Il rinzaffo Röfix 675, che ha la funzione di ponte di aderenza tra il supporto in muratura ed il successivo starto di intonaco.
b) L’intonaco Röfix 695, applicato in due mani successive, nello spessore massimo di un centimetro per mano.
c) La finitura Röfix 380, per conferire all’intonaco un aspetto omogeneo.

Ciclo risanante RS 2
Il vecchio intonaco deve essere asportato fino ad un’altezza pari ad 1 metrooltre la traccia visiva dell’umidità. Le fughe della malta si devono pulire (grattare) fino ad una profondità di due centimetri. Il materiale tolto deve essere rapidamente smaltito dallo zoccolo del muro in quanto inquinato di sali.
Le profondità più evidenti della muratura sono da colmare con Röfix 648 intonaco antisale.
Successivamente si applica il rinzaffo Röfix 671 con unacopertura del 60%.
Dopo 10 giorni si applica l’intonaco risanante Röfix 648 che ha la funzione specifica di contrastare i danni derivati dalla presenza di nitrati. Tale intonaco va applicato con uno spessore minimo di un centimetro, avendo cura di irruvidire con una cazzuola dentata la superficie in modo da migliorare l’aderenza del prodotto successivo.
L’ultimo strato di intonaco deumidificante macroporoso Röfix 640 è appositamente studiato per lavori di risanamento. Tale prodotto si deve applicare con uno spessore di almeno due centimetri.

Cristallizzazione dei sali
Per eliminare il problema dovuto alla cristallizzazione dei sali la nostra proposta è di creare uno strato di intonaco che abbia due funzioni: fare da spugna ai sali attirandoli verso di sè dalla muratura, e creare un serbatoio in modo che posano espandersi liberamente senza alcun danno. Tale intonaco è detto macroporoso ed è strutturato in modo tale che al suo interno vi sia una fitta rete di capillari che collegano una moltitudine di macropori.
Esistono anche dei primer che vengono spruzzati sulla muratura, aventi la funzione di inibire la cristallizzazione dei sali; in genere sono primer a base di silicati di potassio.
Al ripristino delle cornici è stata posta particolare attenzione. L’operazione è stata effettuata con il sistema delle dime e delle sagome, utilizzando Röfix 695, intonaco a base di calce idraulica naturale NHL5.

Scheda di Cantiere
Alta sorveglianza: Min. BB.CC.AA., Arch. Mirella Macera
Impresa appaltatrice: Martini Costruzioni s.a.s. di Giacomo Cumino
Direttore tecnico di cantiere: Geom. Renato Bergamasco
Ditta esecutrice degli intonaci: Edi.Cos di Lmbardo & Battaglia
Tecnico Röfix: Ermanno Bellucci

Per informazione sui prodotti Röfix:
www.roefix.it

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