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L’Agenzia del Demanio ha fatto chiarezza in merito al termine entro il quale occorre presentare le domande di sanatoria di opere edilizia legittimamente realizzate ma sconfinanti su aree demaniali, fissando detto termine al 7.2.2004. Si ricorda che l’art. 5-bis della L. 212/2003, di conversione del D.L. 143 del 24.6.2003, consente l’alienazione di aree appartenenti al patrimonio ed al demanio dello Stato, escluso il demanio marittimo, interessate dallo sconfinamento di opere eseguite entro il 31 dicembre 2002 su fondi attigui di proprietà altrui, in forza di licenze o concessioni edilizie o altri titoli, legittimanti tali opere. Il comma 2 del citato art. 5-bis prevede che le aree in questione sono alienate dall’Agenzia del demanio territorialmente competente mediante vendita diretta in favore del soggetto legittimato che ne faccia richiesta entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto. Si era posto pertanto il problema di stabilire se tale termine decorresse dalla data di entrata in vigore del decreto-legge (25.6.2003) ovvero da quella della legge di conversione (12.8.2003), problema che è stato risolto aderendo alla seconda interpretazione, considerando che l’art. 5-bis in commento è stato inserito dalla legge di conversione. Il prezzo di cessione delle aree al metro quadrato, verrà determinato secondo la classe dimensionale del Comune e la zona omogenea di appartenenza del bene, così come specificato nell’apposita tabella che costituisce parte integrante del provvedimento. Ricordiamo infine che la domanda di acquisto delle aree demaniali deve essere corredata dalla documentazione concernente: · la titolarità dell’opera la cui realizzazione ha determinato lo sconfinamento · il frazionamento catastale · la concessione edilizia o altro titolo legittimante l’opera · la ricevuta del versamento all’erario (modello F23, codice tributo 849T) della somma dovuta a titolo di pagamento. Si ricorda infine che qualora il soggetto avente diritto non presenti la domanda di acquisto entro il termine del 7.2.2004, ovvero non aderisca al successivo invito all’acquisto notificato dalla filiale dell’Agenzia del Demanio, la porzione dell’immobile insistente sull’area di proprietà dello stato verrà da quest’ultimo acquisita a titolo gratuito. Testo del decreto-legge coordinato con la legge di conversione L. 212/2003, art. 5-bis: Alienazione di aree appartenenti al patrimonio e al demanio dello Stato 1. Le porzioni di aree appartenenti al patrimonio e al demanio dello Stato, escluso il demanio marittimo, che alla data di entrata in vigore del presente decreto risultino interessate dallo sconfinamento di opere eseguite entro il 31 dicembre 2002 su fondi attigui di proprieta’ altrui, in forza di licenze o concessioni edilizie o altri titoli legittimanti tali opere, e comunque sia quelle divenute area di pertinenza, sia quelle interne a strumenti urbanistici vigenti, sono alienate a cura della filiale dell’Agenzia del demanio territorialmente competente mediante vendita diretta in favore del soggetto legittimato che ne faccia richiesta. L’estensione dell’area di cui si chiede l’alienazione oltre a quella oggetto di sconfinamento per l’esecuzione dei manufatti assentiti potra’ comprendere, alle medesime condizioni, una superficie di pertinenza entro e non oltre tre metri dai confini dell’opera. Il presente articolo non si applica, comunque, alle aree sottoposte a tutela ai sensi del testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali, di cui al decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490, e successive modificazioni. 2. La domanda di acquisto delle aree di cui al comma 1 deve essere presentata, a pena di decadenza, entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto alla filiale dell’Agenzia del demanio territorialmente competente, corredata dalla seguente documentazione concernente: a) la titolarita’ dell’opera la cui realizzazione ha determinato lo sconfinamento; b) il frazionamento catastale; c) la licenza o la concessione edilizia o altro titolo legittimante l’opera. 3. Alla domanda di acquisto deve essere altresi’ allegata, a pena di inammissibilita’ della stessa, una ricevuta comprovante il versamento all’erario per intero della somma, a titolo di pagamento del prezzo dell’area, determinata secondo i parametri fissati nella tabella A allegata al presente decreto. 4. Le procedure di vendita sono perfezionate entro otto mesi dalla data di scadenza del termine di cui al comma 2, previa regolarizzazione da parte dell’acquirente dei pagamenti pregressi attinenti all’occupazione dell’area, il cui valore e’ determinato applicando i parametri della tabella A allegata al presente decreto nella misura di un terzo dei valori ivi fissati, per anno di occupazione, per un periodo comunque non superiore alla prescrizione quinquennale. I pagamenti pregressi per l’occupazione sono dovuti al momento dell’ottenimento del titolo legittimante l’opera. Si intendono decadute le richieste e le azioni precedenti dell’Amministrazione finanziaria del demanio. 5. Decorsi i termini di cui al comma 2 senza che il soggetto legittimato abbia provveduto alla presentazione della domanda di acquisto di cui al medesimo comma, la filiale dell’Agenzia del demanio territorialmente competente notifica all’interessato formale invito all’acquisto. 6. L’adesione all’invito di cui al comma 5 e’ esercitata dal soggetto legittimato entro il termine di novanta giorni dal ricevimento dello stesso con la produzione della documentazione di cui al comma 2 e la corresponsione dell’importo determinato secondo i parametri fissati nella tabella A allegata al presente decreto, maggiorato di una percentuale pari al 15 per cento. Decorso inutilmente il suddetto termine, la porzione dell’opera insistente sulle aree di proprieta’ dello Stato e’ da questo acquisita a titolo gratuito. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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