Ceramica: l’anno della crisi

Un 2002 nero per il settore. Il quadro, tutt’altro che positivo arriva da Assopiastrelle. Nell’anno in corso, infatti, sono calate sia la produzione che la redditività. L’industria italiana della ceramica chiude il 2002 con tre preoccupanti segnali di allarme.
Primo, cala la produzione (-2,5%); secondo, si impoveriscono i bilanci delle imprese con margini di redditività sempre più ridotti; terzo, la ripresa si allontana e, secondo le ultime previsioni, si sposta verso il secondo semestre del 2003 o l’inizio del 2004.
“Nell’immediato futuro – ha dichiarato Gianpietro Mondini, responsabile della commissione Statistiche di Assopiastrelle, l’Associazione nazionale del comparto – non vedo né ripresa né recupero di redditività”.
Il quadro preoccupante viene illustrato a Sassuolo, al centro del distretto italiano della ceramica, tra Modena e Reggio Emilia, dove si concentra l’80% della produzione nazionale.

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