Fibre ottiche e tecnologie d?avanguardia nel settore luce

Illuminare in modo tradizionale significa usare apparecchi e lampade che, ricevendo energia elettrica, producono luce ma anche calore insieme a raggi infrarossi e ultravioletti; significa talvolta essere progettualmente condizionati da ingombri, pesi e volumi. Una nuova tecnica d’illuminazione, quella a fibre ottiche, permette di ovviare a tali problemi realizzando soluzioni decorative o funzionali per lo più non concretizzabili con l’impiego di sistemi tradizionali.
Proprio a questo tema, a una tecnica che da alcuni anni ha rivoluzionato il campo delle applicazioni, è stato dedicato il convegno “Le fibre ottiche: nuovi orizzonti tra tecnologia e applicazione”, svoltosi di recente a Verona e organizzato dall’Ordine degli Architetti di Verona, in collaborazione con l’azienda Sime – Gruppo Comet.
L’incontro ha visto la partecipazione attiva di un nome di primaria importanza nel mercato delle fibre ottiche, di un’azienda definita in proposito dalla rivista “Museum” dell’Unesco, già nel 1990, “A first in Italy”: Ilti Luce.
Leader nella produzione di prodotti di design innovativi ad alto contenuto tecnologico, finalizzati alla soluzione di esigenze di illuminazione nel campo architettonico, Ilti Luce è autrice di prestigiose realizzazioni in campo nazionale ed internazionale, di interventi che spaziano dal Museo Egizio di Torino al Codice “Hammer” di Leonardo e ancora dal Museo dei francobolli di Helsinki agli espositori di Cartier.
Relatori a Verona sono stati proprio i due più autorevoli progettisti di Ilti Luce: Carlo Albano e Nicola Polzella, i quali hanno presentato, col supporto visivo di affascinanti ed eloquenti immagini, le performances delle fibre ottiche.
(In allegato, presentiamo una scelta tematica di 4 realizzazioni)

Il convegno, ideato secondo la formula del workshop, ha previsto inoltre un momento di “simulazione pratica”: in un’area appositamente allestita, sono stati esposti statue ed oggetti diversamente illuminati attraverso l’impiego di fibre ottiche, al fine di permettere ai partecipanti di sperimentare visivamente, tattilmente e soprattutto emotivamente le competitive performances di tali strumenti.
In questa piccola lighting exhibition i progettisti hanno infine conosciuto le più avanzate tecnologie di settore quali il led, le elettroluminescenze e il captatore di luce solare.

LA SICUREZZA
Si tratta della scalinata di un cinema di Torino.
L’impiego della fibra ottica nei cinema e nei teatri per segnalare visivamente gradinate e percorsi è sicuramente molto vantaggioso. Questa nuova tecnica consente infatti di evidenziare oltre 150 scalini, con l’impiego di diametri anche molto piccoli (1, 3-2, 6 mm), utilizzando un solo illuminatore e riducendo di conseguenza notevolmente tanto la manutenzione e consumi.
Le gradinate possono essere segnalate da un punto luminoso di colore verde, rosso o blu e, con l’ausilio di un dimmer, si potrà decidere quale intensità dare alla luce.

LA TECNOLOGIA
L’utilizzo della fibra ottica in questo avveniristico prototipo di monovolume disegnato da Giugiaro e realizzato dall’Italdesign, è stato concepito per estendere la luce su superfici piuttosto delicate (come la pelle), attraverso strumenti non invasivi dal punto di vista estetico.

LA VALORIZZAZIONE ARTISTICA
L’immagine riguarda l’allestimento della tomba di Ini, nel Museo Egizio di Torino.
Nelle intenzioni del progettista la luce doveva rimandare a quella solare che filtra dall’esterno dentro le tombe dei faraoni. Questa luce doveva essere calda, quasi invisibile, uniforme e allo stesso tempo completamente sicura per i reperti.
Grazie alla fibra ottica, da alcuni anni utilizzata per la conservazione e la valorizzazione delle opere all’interno dei musei, creare questo genere d’illuminazione è possibile.

LA VALORIZZAZIONE DI PRODOTTO
Si tratta delle vetrine dello showroom Versace a Parigi.
Le fibre ottiche qui sono state scelte per salvaguardare i preziosi esposti dall’eccessivo calore che più tradizionali corpi illuminanti potevano irradiare.
Orologi e gioielli vengono infatti spesso illuminati da apparecchi alogeni o ad incandescenza che generano un calore tale da danneggiare sia gli orologi, che contengono un velo sottilissimo di speciali lubrificanti, sia i gioielli, che così si ossidano, perdendo di splendore.
La fibra ottica, eliminando il calore generato dai raggi infrarossi, non permette il verificarsi di questi inconvenienti.

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