Scala in forse

Gli ambientalisti dicono no ai lavori sul teatro alla Scala. Il Tar, però, nei giorni scorsi ha rinviato la richiesta di sospensione. Il Tar della Lombardia, infatti, ha disposto il rinvio della discussione sulla richiesta di sospensione dei lavori di restauro alla Scala avanzata da Legambiente e da Polis. La discussione avverrà il 23 ottobre prossimo, nella stessa seduta in cui verrà analizzato il merito del ricorso.

“I lavori alla Scala proseguono: questa è la cosa importante – ha commentato il Vice Sindaco Riccardo De Corato.

Il Tar non ha accolto la richiesta di sospensione dei lavori, ma ha rinviato all’esame di merito l’eventuale discussione e giudizio. Così come non è stata accolta, per ben due volte, la richiesta che questi stessi signori hanno fatto al procuratore aggiunto Francesco Dettori di bloccare i cantieri della Scala in vista dell’ordinanza del Tar. In entrambi i casi, il magistrato non ha ritenuto di adottare il provvedimento di sospensione dei lavori”.
“Non è vero – ha ribattuto infine De Corato- che il Tar ha chiesto al Comune di proseguire con i lavori urgenti senza però effettuare trasformazioni strutturali”, come sostengono i promotori del ricorso.
“Il Tar non ha chiesto nessun impegno formale al Comune. Non l’ha fatto – ha spiegato – forse perché, come vado dicendo da tempo, alla Scala non sono previsti interventi strutturali. Per il 92 per cento si tratta infatti di lavori di adeguamento degli impianti alla legge 626 e per l’8 per cento di opere di adeguamento della macchina scenica”.

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