Brianza Plastica e il sistema Isotec

Il sistema Isotec è un pannello strutturale sottotegola per tetti nuovi e per la ricostruzione di vecchie coperture; componibile, portante e isolante è composto da un anima isolante in schiuma di poliuretano rigido autoestinguente, ricoperta da un involucro impermeabilizzante di alluminio goffrato, ed è reso portante da un profilo metallico.
I fori predisposti sul profilo hanno la funzione di lasciare scorrere in gronda le eventuali infiltrazioni accidentali d’acqua per rottura del manto di copertura e di alimentare una efficace microventilazione del sottotegola; é battentato sui lati realizzando un incastro ottimale che elimina i ponti termici.
In seguito sopra questi pannelli potranno essere posizionate: tegole marsigliesi, coppi, tegole in cemento, portoghesi, romane, lastre in ardesia, lastre (ondulate o nervate) in: vetroresina, fibrocemento, metallo. Il fissaggio di queste avviene agganciando al correntino brevettato, una staffa in acciaio che, attraversando il foro della tegola sulla quale viene ripiegata, blocca in modo funzionale e definitivo il manto di copertura, impedendone lo scivolamento.
Isotec é in grado di garantire:
– l’isolamento termico di tutto il sottostantecorpo di fabbricato;
– una protezione dalle infiltrazioni accidentali del manto di copertura;
– una razionale soluzione per la barriera al vapore;
– un’ efficace microventilazione del sottomanto di copertura.
– l’appoggio ideale ed il fissaggio corretto della copertura definitiva.
– un piano sicuro di pedonamento su cui può avanzare l’operatore per una facile e rapida posa. I pannelli correttamente posati, creano un impalcato portante pedonabile; in caso di strutture discontinue bisogna avere l’accortezza di camminare appoggiando i piedi sul correntino metallico e soprattutto non calpestare mai le aree di unione verticali dei pannelli che, ovviamente, non possono garantire il sostentamento di un carico concentrato.
Caratteristiche tecniche
I moduli hanno lo seguenti dimensioni: cm 390×34,2; spessori disponibili: mm. 60-80-100-120. A richiesta si possono ottenere moduli con larghezze variabili da cm. 23 a cm. 69. In fase di ordinazione del materiale è necessario precisare il passo della tegola utilizzata.
Isoec è un pannello strutturale in poliuretano rigido, schiume a cellule chiuse, prodotto in continuo sotto il costante controllo della Qualità. (azienda certificata secondo la norma UNI EN 29002 (ISO 90002) Certificato n° 106 CISQ)
– Densità 35Kg/m³
– Conduttività termica: lambda 0, 026 W/mk
– Trasmittanza termica U = 0.43 W/m²K isotec 60 mm; 0.31 W/m²K isotec 85 mm
– Resistenza termica R = 2,31 m² K/W Isotec 60 mm; 3,23 m² K/W Isotec 85 mm
– Resistenza a compressione 1Kg/cm²
– Resistenza a flessione 2,5 Kg/cm²
– Costanza termica da – 50 °C a + 100°C
– Reazione al fuoco metodo CSE RFB/77
– Classificazione classe Iª
– Resistenza alla diffusione del vapore µ infinito
Modalità di posa

SEQUENZA DI POSA – si procede dalla gronda verso il colmo; lo sfrido del pannello terminale di ogni fila deve essere usato per iniziare la fila successiva. Questa corretta procedura consente di ottenere giunti sfalsati e di ridurre al minimo la percentuale di sfrido. Per l’applicazione sono sufficienti comuni utensili da lavoro quali: un martello, un trapano, un avvitatore, un segaccio, un flessibile ed un estrusore per il silicone e, per completamento, gli accessori di sigillatura e fissaggio, infine si aggiunge l’utilizzo di schiuma di poliuretano, silicone e rotoli di alluminio bitumato, tutti prodotti Isotec.
Il taglio del pannello può essere fatto in un’unica soluzione con un flessibile a disco oppure in due riprese utilizzando per la parte schiumata un segaccio a lama rigida; una volta tagliato a misura il pannello verrà posato e fissato.

PARTENZA IN GRONDA – si posa per primo il listone di legno (sez. cm. 6×6 o cm. 8,5×8,5) di contenimento del primo pannello sul filo di gronda; questo serve anche come primo punto di bloccaggio del canale. Il pannello di gronda deve essere dimensionato in relazione al tipo di tegola adottata per consentire alla prima fila di tegole di sporgere nel canale di 5-6 cm. Realizzata questa procedura si passa alla posa dei pannelli per file successive fino al completamento del faldale sfalsando i giunti di unione dei pannelli.
Una novità sono i listelli di gronda aereati con parapasseri che sono indispensabili per la continuità del piano di pendenza della copertura e per migliorare la microventilazione del sottotegola:
– listello tipo A con pettine parapasseri h. cm 12,5×38,5 con coppi e tegole portoghesi.
– listello tipo B con pettine parapasseri h. cm 9,5×38,5 per tegole marsigliesi e in cemento.
fissaggio – per fissare il pannello alla struttura portante, sono necessari circa 4 fissaggi per mq. e deve essere effettuato nella parte piana posteriore del correntino metallico con :
– tirafondi per il legno o chiodi da carpentiere su struttura in legno;
– tasselli ad espansione su struttura in laterocemento;
– viti autofilettanti o autoperforanti su struttura in ferro
Trattamento dei giunti– i giunti laterali dei pannelli ISOTEC sagomati a coda di rondine, devono essere sigillati con silicone monocomponente, prima del loro accostamento ed appena posati e fissati, il giunto deve essere impermeabilizzato superficialmente con l’apposito nastro di alluminio bitumato. Questa esecuzione assicura la tenuta all’intero sistema anche in presenza di infiltrazioni accidentali di acqua dovuta alla rottura o allo spostamento di tegole.

ARRIVO IN COLMO – in prossimità della linea di colmo il faldale può essere completato con una porzione di pannello munito di correntino oppure con un pannello intero da sagomare secondo necessità; nel caso in cui manchi il correntino finale in prossimità del colmo potrà essere sostituito posando un correntino metallico speciale.

COMPLUVIO E DISPLUVIO – in questi bisogna ripristinare l’irregolarità dei tagli saturando i vuoti con schiuma poliuretanica da proteggere successivamente con una guaina in alluminio bitumato; è necessario applicare poi lattonerie conformi alla copertura finale e separare con guaina i metalli non compatibili fra loro.

LINEA LATERALE DI FALDA – in prossimità di questa è necessario tagliare una porzione della parte superiore del profilo metallico per consentire la messa in opera di scossaline metalliche. Il modulo andrà messo in opera in battuta contro un listone di legno che servirà da arresto e protezione del pannello e anche per il fissaggio della scossalina metallica. Prima di posizionare le scossaline è opportuno posizionare il nastro di alluminio bitumato fra i pannelli ed il listone di legno, per evitare eventuali infiltrazioni fra gli elementi accostati.

CORPI EMERGENTI – tutti i corpi emergenti dalla copertura, quali: camini, canne di esalazione, abbaini, finestre da tetto, etc., dovranno essere raccordati con il pannello mediante l’utilizzo della schiuma di poliuretano rivestita con nastro di alluminio e bitume, completando le protezioni con una “V” rovesciata a monte del corpo emergente.

Per ulteriori informazioni
www.brianzaplastica.it

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