Prusst operativi

I Programmi di riqualificazione urbana e sviluppo sostenibile del territorio (Prusst) appaiono ormai definiti. La natura dei nuovi strumenti di pianificazione, introdotti con il decreto Fontana-Costa nell’ottobre del 1169, diventano, quindi, una realtà. I primi 12 accordi quadro firmati e la sigla di 28 ulteriori protocollo d’intesa delineano l’identikit di questo nuovo strumento. Non si tratta del tradizionale programma urbanistico che mette aggrega soggetti pubblici e privati su un’insieme d’opere da fare subito su stimolo di finanziamenti statali e varianti semplificate. Il Prusst, al contrario, è uno strumento di programmazione decennale di area vasta, il primo ad essere costruito su più settori con l’accordo di tutti i soggetti pubblici interessati e con l’impegno, da parte dei privati, di realizzare gli investimenti.

Nei Prusst i fondi messi a disposizione dallo Stato “direttamente” sono poco influenti e lo dimostra il fatto che, sino ad oggi, la cifra raggiunga “solo” quota 343 miliardi di lire.

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