Lapidei agglomerati: i cugini delle pietre naturali

Il JWG (Joint Working Group) 229/246 è un gruppo di lavoro congiunto che è nato nel 1996 dall’esigenza di elaborare delle norme europee sui prodotti lapidei agglomerati, prodotti non compresi nei programmi di lavoro dei due Comitati Tecnici di riferimento: il CEN/TC 229 che tratta i prodotti di calcestruzzo prefabbricato e il CEN/TC 246, relativo alle pietre naturali.
Se in un primo momento l’interesse per l’argomento sembrava limitato ai soli produttori italiani, tale supposizione fu subito smentita; questi prodotti, infatti, erano allo studio da tempo in organismi co-normativi e normativi nazionali ed internazionali e l’esistenza di norme francesi, americane e giapponesi ne è la prova.
Il fatto poi che si è dibattuto a lungo sull’attribuzione della presidenza e della segreteria del JWG fra Italia e Francia ne è la conferma. La conseguente partecipazione di altri Paesi ha fatto in modo che oltre alla tecnologia e all’interesse commerciale venisse rappresentata anche l’altra faccia del mercato cioè i laboratori di prova, i committenti, i progettisti, ecc.
Nonostante le premesse però, la strada del JWG non è stata in discesa, anche perché ambedue i settori produttivi rappresentati dai Comitati Tecnici coinvolti volevano gestire l’attività del nuovo gruppo a modo loro.
È stato difficile accettare che i lapidei agglomerati fossero dei prodotti a sé stanti con utilizzo finale e prestazioni anche molto differenziate, che al pari delle pietre naturali e dei prodotti di calcestruzzo, devono poter rispondere alle richieste del mercato unico.
A supporto di ciò basti pensare che negli ultimi trent’anni il mercato ha richiesto prodotti sempre più innovativi, attenti però alle problematiche ambientali e i lapidei agglomerati hanno risposto perfettamente a tali richieste. I materiali di partenza sono aggregati sia ottenuti per comminuzione di diversi minerali industriali (ad es. quarzo) o di scarti di coltivazione di rocce ornamentali (ad es. marmo, granito), sia sabbie naturali; a tali materiali vanno aggiunte limitate proporzioni di leganti organici oppure inorganici. Essendo fabbricati industrialmente è stato possibile, nel corso degli anni, migliorare sempre più le proprietà fisico-meccaniche di questi prodotti, tali da renderle costanti e concorrenziali rispetto ai materiali naturali. I lapidei agglomerati sono quindi dei semilavorati prodotti in lastre o blocchi. Il loro impiego è molteplice: nell’edilizia, dalle pavimentazioni ai rivestimenti sia interni che esterni, quali facciate, scale, davanzali ecc., nell’arredamento in genere, ad esempio, per piani da cucina e da bagno, grazie anche alla vasta gamma di colori disponibili, che contribuisce a soddisfare le esigenze estetiche.
I prodotti agglomerati aiutano a rispettare l’ambiente perché quando si estraggono dalla cava le pietre naturali si producono molti scarti di coltivazione che devono essere collocati in discarica. Ma questi scarti possono essere materie prime secondarie per la produzione dei lapidei agglomerati. Infatti il materiale di base è sì la pietra naturale, ma per lo più già frantumata, ovvero i residui di cava.
Poiché una sorta di cordone ombelicale unisce i materiali agglomerati a quelli naturali, sul tavolo europeo si è giunti alla conclusione che l’attività del JWG rientra nell’ambito di azione del CEN/TC 246, che quindi diventa il TC leader. Il CEN/TC 229 deve comunque essere messo al corrente delle azioni del JWG e l’invio al voto formale dei progetti elaborati dal JWG deve essere approvato da ambedue i Comitati Tecnici, previa decisione comune.
Lo scopo del JWG è quello di elaborare le norme relative agli agglomerati con leganti di resina e/o cemento, impiegati per pavimentazioni e rivestimenti murali sia interni che esterni. La prima priorità di lavoro del JWG è il completamento di una serie di norme (complessivamente una decina) relative alla terminologia, alla classificazione e ai metodi di prova. È stato inoltre preparata la bozza di una prima norma di prodotto sulle piastrelle modulari per pavimentazioni e scale. Il JWG ha lavorato sodo, ora spera di raccogliere i frutti: a breve infatti il programma di lavoro, denominato a livello europeo “Business Plan”, verrà sottoposto all’approvazione dell’organo superiore del CEN, il Bureau Technique (BT) e così tutti i progetti che da tempo sono pronti per essere sottoposti all’inchiesta potranno essere processati. Finalmente i lapidei agglomerati si presenteranno sul mercato con una nuova veste normativa che esalterà ulteriormente la loro già valida presenza.
Pubblicato su Edilizia e Territorio n. 16/2002 (22-27 aprile 2002)

Per informazioni:
UNI, Clara Miramonti
Comparto Costruzioni
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