Norme Ue sulle pietre naturali: scontro tra Italia e Germania

Il CEN/TC 246 è il Comitato tecnico in ambito CEN -Comitato Europeo di Normazione- che si occupa di elaborare norme relative alla terminologia, ai metodi di prova e alle specifiche di prodotto per le pietre naturali, rispondenti sia alle richieste del mercato, che a quelle dei mandati dell’Unione Europea. Le due norme terminologiche e buona parte delle norme riguardanti i metodi di prova sono già state approvate; la prima priorità per il CEN/TC 246 ora è il completamento delle sei norme relative alle specifiche di prodotto.
I progetti di norma in questione specificano i requisiti per blocchi grezzi (prEN 1467), lastre grezze (prEN 1468), lastre per rivestimenti murali (prEN 1469), piastrelle modulari (prEN 12057), lastre per pavimentazioni e scale (prEN 12058) e lavori a massello (prEN 12059) e devono essere sottoposti all’approvazione finale dei paesi membri per poi diventare norme europee.
L’iter di questi progetti di norma non è stato facile. Essi sono stati preparati dal WG 3, il gruppo di lavoro coordinato dalla Germania. Per tutte le caratteristiche da controllare sui prodotti, le specifiche devono però fare riferimento a metodi unificati di prova, la cui elaborazione è compito del WG2 (gruppo di lavoro coordinato dalla Francia). Pertanto anche il WG2 è stato indirettamente coinvolto nella preparazione di questi progetti. Dopo anni di discussioni si è giunti con fatica a delle versioni che sono state presentate al TC per la prima volta nella riunione plenaria dell’ottobre 2000, durante la quale è stata data priorità all’esame dei tre progetti di norma armonizzata, prEN 1469, prEN 12057 e prEN 12058, che rispondono cioè alle richieste dei mandati assegnati dall’Unione Europea al CEN. Le norme armonizzate devono fornire tutte le prescrizioni necessarie per fabbricare prodotti conformi ai requisiti essenziali della CPD (Direttiva Prodotti da Costruzione) e quindi devono comprendere i criteri per la valutazione della conformità ai fini dell’applicazione della marcatura CE al prodotto.
I progetti di norma sono stati ulteriormente discussi e modificati all’interno del TC e approvati dai presenti soltanto nel febbraio del 2001, forse più per stanchezza che per convinzione. Nel maggio 2001 venivano poi approvati dal TC, con un iter altrettanto tormentato, anche i tre progetti di norma volontari (prEN 1467, prEN 1468, prEN 12059). Nel mese di ottobre dello scorso anno la segreteria del CEN/TC 246, affidata all’UNI, ha ricevuto una lettera di protesta della Germania contro tali progetti di norma.
Due sono le ragioni della protesta: l’impiego di metodi di prova troppo severi per la verifica della durabilità e il fatto che i progetti di norma stabiliscono la responsabilità del produttore nei confronti dei valori dichiarati delle caratteristiche che accompagnano la marcatura CE. A supporto dell’opinione della Germania è arrivata una lettera dell’Austria che chiede esplicitamente di bloccare la procedura di voto sui progetti, considerati non rispondenti alle esigenze di mercato: il produttore è troppo responsabilizzato.
Ciò che stona non è tanto questa sommossa dei produttori, quanto il modo in cui la Germania l’ha portata avanti.
La Segreteria del TC è venuta a conoscenza di un articolo pubblicato sullo “Stonereport”, la pubblicazione per il mercato della pietra naturale in collaborazione con la Fiera di Norimberga, nel quale si fa esplicito riferimento ai lavori del CEN/TC 246. Si tratta di un vero e proprio appello a tutte le associazioni europee di produttori di pietra naturale affinché si rivolgano al più presto ai relativi enti di normazione nazionale per bloccare i progetti di norma. È un articolo di parte che supporta la Germania nella sua presa di posizione contro i progetti di norma in quanto prescrivono dei controlli definiti “assolutamente esagerati”.
Anche l’Italia ritiene opportuno riesaminare i testi dei progetti, ma al contrario della Germania, perché li ritiene non sufficientemente restrittivi. I produttori italiani vorrebbero che le norme di prodotto del CEN/TC 246 fossero rese il più possibile simili a un’altra norma armonizzata pubblicata nel dicembre 2001, la EN 1341 (Slabs of natural stone for external paving – Requirements and test methods) relativa ai prodotti di pietra per pavimentazioni esterne, in particolare per quanto riguarda il paragrafo sulla valutazione della conformità e il controllo di produzione. I produttori italiani, al contrario di quelli tedeschi, ritengono infatti che la frequenza dei controlli di produzione indicata nei progetti di norma non protegga sufficientemente il consumatore. Pertanto anch’essi giungono alla medesima conclusione dei produttori tedeschi e cioè bloccare i progetti di norma per riesaminarli. Un intento comune provenendo da strade opposte.
È vero che può spaventare gli addetti ai lavori dover nuovamente mettere in discussione questioni che sembravano ormai assodate, ma un “faccia a faccia” tra gli operatori del settore è l’unico modo per essere certi che in fase di votazione finale i progetti raccolgano il consenso di tutti e le norme europee che verranno pubblicate siano davvero l’espressione del mercato delle pietre naturali e aiutino i produttori e i clienti a collaborare in questa nuova Europa.
Pubblicato su Edilizia e Territorio n. 8/2002 (25 febbraio – 1 marzo 2002)

Per informazioni:
UNI, Clara Miramonti
Comparto Costruzioni
tel. 02 70024.487, fax 02 70106106
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