Sicilia in costruzione

Nell’isola è ora, non solo più di sanare, ma anche di realizzare nuovi insediamenti alberghieri. Si tratta della svolta contenuta nel disegno di legge sul riordino delle coste illustrato nei giorni scorsi dal governo Cuffaro e portato in giunta per l’approvazione. Sui 17 articoli del testo la polemica è scoppiata furiosa, anche in seno alla giunta costringendo il presidente della Regione a decidere di rinviare il sì definitivo ai prossimi giorni. I più agguerriti sono naturalmente gli ambientalisti che minacciano ricorsi alla Corte Costituzionale. La proposta giunge a pochi giorni di distanza dall’ordine del giorno con il quale il Governo si è impegnato a chiedere ai prefetti la sospensione di tutte le demolizioni in programma per i prossimi 180 giorni, in attesa che la sanatoria diventi legge. Punto forte della proposta è la delega ai Comuni costieri del compito di delimitare con appositi piani le aree e gli agglomerati abusivi da risanare. I piani dovrebbero prevedere il recupero delle costruzioni esistenti, anche se abusive, entro 150 metri dalla battigia e la realizzazione di impianti destinati alla riqualificazione dei porti turistici esistenti. La maggiore novità è contenuta nell’articolo 6 sui “nuovi insediamenti alberghieri”. Viene di fatto dato il via libera alla costruzioni di nuove struttura anche entro i 150 metri dal mare. La necessità di una nuova sanatoria in Sicilia è fortemente appoggiata dal centro-destra. Agli ambientalisti non resta che protestare….

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