Mercato del mattone ancora in crescita

Meno case in vendita, ma prezzi più alti e meno sconti durante la trattativa. Nel primo semestre dell’anno il rialzo nelle grandi città si attestava attorno al 5%, ma le vendite non hanno subito flessioni, anzi i professionisti del settore immobiliare auspicano un aumento della richiesta. La domanda però potrebbe far lievitare ancora le quotazioni e questo potrebbe rivelarsi controproducente, poiché gli acquirenti non sono disposti a comperare a qualsiasi prezzo.
Sulle quotazioni ora potrebbe influire anche la conversione in euro, come fa notare l’Osmi – Borsa Immobiliare di Milano, “qualche proprietario potrebbe arrotondare i decimali al valore superiore”.
Le compravendite sono aumentate a Bologna, Genova, Torino, Firenze, Roma e in alcune città del Sud, mentre subiscono già una leggera flessione a Milano e provincia, e nel Veneto.
I prezzi sono alle stelle a Milano e Roma, ma bisognerà aspettare ancora un paio di anni per notare a una flessione nel mercato, anche se “le dismissioni del patrimonio pubblico, se partiranno veramente, potrebbero mettere un freno alla crescita dei prezzi”, afferma Sestilio Paletti, presidente dell’Aspesi. Il Censis però denuncia arretratezza e poca trasparenza nel mercato immobiliare italiano, che sarebbero causa del mancato arrivo degli stranieri. “Certezze di natura fiscale e urbanistica: in particolare occorre accorciare il percorso burocratico per il rilascio delle nuove concessioni”, questo secondo Alberto Lunghini della Reddy’s Group, sarebbe la soluzione per attirare gli investimenti stranieri, non solo su centri commerciali, immobili d’impresa e del turismo, ma anche sulle abitazioni.

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