Via libera alla variante

Bologna-Firenze eliminati gli ultimi ostacoli. L’ultimo veto posto dall’ex Ministro dell’Ambiente Bordon, infatti, è stato rimosso dai giudici del Tar del Lazio che hanno accolto il ricorso presentato dalla Società Autostrade. Il provvedimento, pur concedendo il via libera di massima alla realizzazione della variante da 32 Km nel tratto Firenze-Bologna implicava anche una serie di prescrizioni di carattere ambientale. Proprio questi “paletti” avrebbero potuto fare saltare la realizzazione dell’opera. Le varianti previste dall’ex Ministro implicavano una generale riprogettazione dell’intervento e una consistente dilatazione dei tempi di realizzazione. Soprattutto quest’ultimo aspetto è parso inaccettabile per la Società Autostrade e per il nuovo esecutivo che punta sul rilancio delle infrastrutture per dare una svolta al paese. I giudici amministrativi del Tar laziale, comunque, hanno eliminato il problema dando accogliendo il ricorso della S.A. e concedendo la sospensiva del decreto. Il nuovo Ministro dell’Ambiente per ora non ha commentato il provvedimento. Non altrettanto quieti, invece, i rappresentanti di Legambiente che sono hanno immediatamente fatto sentire il loro dissenso e la loro preoccupazione in merito a questa scarsa attenzione nei confronti del territorio.

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