Uffizi, no grazie

Il sottosegretario Sgarbi pare colpito da iperattivismo. Tra le tante polemiche innescate dal critico d’arte si aggiunge, ora, il veto all’addizione agli Uffizi firmata Arata Isozaki. Uno dei maestri dell’architettura contemporanea, il giapponese Isozaki, appunto, era, come è noto, stato interpellato per la realizzazione di una nuova ala del celeberrimo museo fiorentino. Sgarbi, in un articolo comparso su La Stampa ha affermato: “Non è dunque accettabile, e non avrà corso, il progetto del giapponese Arata Isozaki per l’addizione agli Uffizi”. Il nuovo sottosegretario si trova a Rabat , in Marocco, è da lì ha annunciato: “Ho ricevuto dal ministro Urbani, sia pure con qualche reticenza, la delega ai grandi progetti. Da mercoledì, spetta a me sovrintendere alle grandi opere in programma, dall’ampliamento della Galleria degli Uffizi, dell’Accademia di Venezia e di Brera, ai progetti dei musei di Napoli, del Teatro La Fenice e Petruzzelli di Bari, del Porto vecchio di Genova”. Sul progetto di Isozaki, però, l’unica cosa certa e che Sgarbi non ha né mai visto i disegni né ha mai fatto un sopralluogo nel cantiere della piazza e a questo proposito lui stesso dichiara: “Ho visto qualcosa all’epoca del concorso, ma devo rivederlo. Verrò, verrò a Firenze presto per studiarlo. La mia dichiarazione è perentoria perché riguarda un intervento nuovo in una situazione urbanistica chiusa e storicizzata, in cui non va fatto nulla di dissonante. Se vedrò che il progetto di Isozaki non rispetta il disegno delle Logge Vasariane, se è in evidente antagonismo con queste, allora non si farà. Vorrei che fosse chiaro che sulla tutela siamo rigidi”. Come giustamente qualcuno ha già fatto notare occorrerebbe spiegare a Sgarbi che il riferimento preso da Isozaki per il suo progetto non è il loggiato vasariano ma la Loggia dell’Orgagna. A tutti quelli che temevano il ritorno di un epoca di oscurantismo forse converrà cominciare a dare ragione…

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