Finanziaria Verde

E’ stata finalmente varata quella che da più parti viene definita come Finanziaria Verde. Il Ddl, recante «Disposizioni in campo ambientale» (AS 3833), in realtà, era già stato approvato dal Senato il 26 luglio 2000, in una fase successiva la Camera lo varava lo scorso 1^ marzo (AC 7280) apportandovi sostanziali modifiche. Si tratta di un grande successo per il Parlamento italiano, come ha annunciato lo stesso Fausto Giovannelli, presidente della Commissione Ambiente. Il mondo della tutela ambientale viene preso in considerazione a 360° stanziando ingenti fondi distribuiti nei diversi settori di attività governativa. Sul fronte dell’occupazione vengono previsti stanziamenti per 16,8 miliardi destinati a creare nuovi posti di lavoro in campo ambientale. 67 miliardi, invece, andranno, a “rinvigorire” le operazioni di bonifica dei siti contaminati da amianto. All’Apast (Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici) confluiranno 39 miliardi. Importanti novità anche sullo spinoso fronte dei rifiuti. Arriva, infatti, la proroga automatica di sei mesi del Mud (Modello unico di dichiarazione ambientale) che vale solo in caso di mancata emanazione del nuovo modello entro il 1^ marzo, a fronte di modifiche apportate al vecchio Mud nell’anno successivo a quello di riferimento. Chiarezza viene, inoltre, fatta su quanto concerne le operazioni di bonifica. L’obbligo sorge a prescindere da tipologia, dimensioni, caratteristiche dei siti e dalla natura degli inquinamenti (cioè non solo rifiuti); in caso di sequestro il giudice autorizza l’accesso al sito per eseguire le opere che impediscano il peggiorare della situazione.

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